La moglie di Helmut Berger: “Voglio la verità sulla sua morte, troppe cose non tornano”

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Racconta di essere sconvolta dalla tragicca notizia Francesca Guidato, moglie di Helmut Berger da cui si era separata anni fa senza mia divorziare però. E ora chiede di sapere la verità su come è deceduto l’attore due giorni fa in Austria a pochi giorni dal suo 79mo compleanno.

Helmut Berger, morto l’attore compagno di vita di Luchino Visconti

“Sono sconvolta da questa tragica notizia. Ma voglio chiarezza sulla morte di mio marito e su tutto l’ultimo periodo della sua vita in Austria. Troppe cose non tornano, e ancora adesso, dopo 48 ore dalla sua morte, non è chiaro quale sia stata la causa”. Lo dice chiaramente all’Adnkronos  Francesca Guidato che sposò l’attore nel 1994 e da cui si separò nel 2007 senza, però, mai divorziare. “C’è stato molto ostruzionismo per tenermi lontana da lui – continua – nonostante Helmut avesse dichiarato ai media più volte che voleva fossi io a prendermi cura di lui nella sua vecchiaia, negli ultimi tempi però non riuscivo nemmeno a parlarci”.

E le perplessità della donna erano nate, come racconta lei stessa al telefono parlando con l’agenzia, già qualche tempo fa: “Sono cominciate un anno fa. Le comunicazioni avevano cominciato a diradarsi, lui era circondato da un entourage che non mi piaceva. Penso che l’abbiano gestito male. Non so dire cosa sia successo, ma è bene accertarlo”. Poi aggiunge: “I messaggi erano strani, a volte c’era di mezzo un’altra persona che parlava per lui, lui non è mai stato un uomo molto tecnologico. Io ho vissuto con lui in simbiosi per una vita. Non ho bisogno di molte parole per capire quello che gli accadeva”.

Ma sopratutto spiega “ancora oggi, dopo due giorni, non si riesce a capire di cosa sia morto. Oggi mi hanno riferito che è morto alle 4 del mattino in casa, ma questo non mi basta”. Guidato vuole, dunque, vederci chiaro. “C’è qualcosa che non mi torna e invocherò con tutti i mezzi possibili le autorità giudiziarie austriache affinché indaghino per accertarne le reali cause della morte, le circostanze e come abbia vissuto lui questi ultimi mesi”. A tal proposito, fa sapere all’Adnkronos, “ho già contattato il consolato e le ambasciate austriache e italiane. A loro, chiedo giustizia e chiarezza sulle circostanze”.

Quindi, rimarca Guidato “ho chiesto di andare a dargli l’ultimo saluto ma non è stato possibile. Mi sto comunque organizzando per andare a Salisburgo. Chiedo verità, controlli, accertamenti da parte delle autorità giudiziarie”.

E poi regala, sempre all’Adnkrono,s un ritratto del suo rapporto con Helumt Berger: “Siamo stati molto animaleschi, molto istintivi – dice –  lui viaggiava molto ma sapevamo sempre le cose l’uno dell’altro. Le sentivamo. Lui diceva sempre ‘l’unica che mi trova sempre anche se non sa dove sono è lei’. Il momento più bello che mi viene in mente è del giorno che ci siamo sposati in chiesa. Helmut non aveva capito che il sacerdote ancora non ci aveva sposato, mi ha preso dalla vita e mi ha fatto saltare in aria dicendo con il suo accento ‘Finalmente, Francesca!’. Fu indimenticabile”.

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