La premier Brnabic dà il via libera all’Europride a Belgrado vietato nei giorni scorsi

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Il corteo dell’Europride, vietato nei giorni scorsi dal ministero dell’interno, si farà nel pomeriggio di oggi a Belgrado. Lo ha affermato la premier serba Ana Brnabic, secondo quanto hanno reso noto gli organizzatori e l’Associazione dell’Europride.

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In un comunicato diffuso dai media locali, si afferma che Brnabic ha dato garanzie sulla sicurezza durante lo svolgimento dell’evento. Al corteo, previsto alle 17 con partenza dal Parlamento, prenderanno parte diplomatici, europarlamentari e altre personalità internazionali giunte a Belgrado in segno di solidarietà con il movimento Lgbtiq.

(ansa)

La premier serba, lei stessa lesbica dichiarata, ha voluto rassicurare sul rispetto dei valori democratici e dei diritti individuali da parte del suo Paese. Parlando a un ricevimento offerto dal governo ai diplomatici stranieri e agli ospiti europei e internazionali giunti a Belgrado in segno di solidarietà con il movimento Lgbtiq, Brnabic ha sottolineato come nessun incidente sia stato registrato in questa settimana di eventi e iniziative organizzate in vista del corteo Europride di oggi.

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Una festa “per il nostro popolo”

“Questa è la vera immagine di Belgrado e della Serbia. La Serbia è una società aperta e libera nella quale tutti sono benvenuti, e questo lo vogliamo mostrare anche nei prossimi anni”, ha detto la premier. Belgrado, ha aggiunto, non ha organizzato l’Europride perchè ricattata da qualcuno al fine di restare nel percorso di integrazione europea, ma per la Serbia, per il nostro popolo, per la nostra società e per il progresso dell’intera regione.

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Tra gli ospiti al party, organizzato al Palazzo Serbia di epoca jugoslava – un gigantesco edificio utilizzato per incontri ufficiali, conferenze e eventi di rilievo – erano presenti numerosi ambasciatori di Paesi Ue, il capo della rappresentanza Ue a Belgrado, l’italiano Emanuele Giaufret, il relatore sulla Serbia al Parlamento europeo Vladimir Bilcik, la commissaria Ue alle pari opportunità Helena Dalli, oltrte a diversi ministri del governo serbo.

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I primi incidenti

Nonostante le rassicurazioni, i primi incidenti sono già stati registrati. La polizia ha bloccato a metà giornata un gruppo di manifestanti che protestavano contro lo svolgimento della manifestazione. Gli agenti in assetto antisommossa hanno impedifo ai dimostranti di marciare in corteo dalla Posta centrale, lungo via Takovska verso la sede centrale della tv pubblica Rts. Molti dei manifestanti mostravano icone e simboli religiosi.

(ansa)

Si sono registrati tafferugli con lancio di bottiglie e altri oggetti contro la polizia. Almeno due dimostranti sono stati fermati. Stando ad alcuni media, scaramucce si sono registrate in centro fra attivisti di Europride e persone ostili al movimento Lgbtiq, con insulti reciproci, rivolti anche contro i giornalisti. Ieri sera il ministero dell’interno ha confermato il divieto sia per il corteo dell’Europride che per una contromanifestazione ostile alla popolazione Lgbtiq in programma nel pomeriggio.

Il ministro dell’interno serbo Aleksandar Vulin ha ribadito che non saranno consentiti nel pomeriggio a Belgrado cortei non autorizzati, nè sarà tollerata alcuna forma di violenza. In un comunicato del suo ministero, diffuso dopo l’autorizzazione al corteo Europride da parte della premier Ana Brnabic, si afferma che le autorità intendono far rispettare la legge e le decisioni prese per garantire la sicurezza dei cittadini. Il ministro Vulin è noto per le sue posizioni fortemente nazionalpatriottiche e filorusse, e più d’una volta è stato al centro di scontri verbali e incidenti diplomatici, in modo particolare con le autorità croate.

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