Una mucca produce 22 litri di latte al giorno. Se la stessa mucca indossa due visori per la realtà virtuale, uno per ogni occhio, appositamente studiati per riprodurre l’esperienza del pascolo in un prato, l’animale produrrà 27 litri di latte al giorno, ben 5 in più del ‘normale’. È arrivato a questa conclusione Izzet Kocak, allevatore turco intervistato dall’agenzia di stampa (turca anche questa) Anadolu, in un video diffuso globalmente da Reuters. Alle sue mucche l’uomo ha proposto, attraverso i visori, un grande e soleggiato prato virtuale – con tanto di cinguqttio degli uccellini – che le faccia sentire all’aperto anche nei rigidi mesi invernali, trascorsi prevalentemente al chiuso.
I visori e i filmati utilizzati, nel caso delle mucche, sono stati studiati e disegnati appositamente per l’utilizzo da parte degli animali. Ma oggi, come tre anni fa, le domande sono le stesse: le mucche percepiscono la realtà virtuale nello stesso modo in cui viene percepita dagli esseri umani? E se così fosse, può produrre veramente dei benefici? A distanza di tempo dal primo esperimento in Russia, non esistono risposte certe a tali quesiti.
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