La Sea Eye 4, con 800 migranti, verso Trapani. L’Ong: “Salvati bambini e uomini torturati in Libia”. Salvini attacca: “Clandestini”

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TRAPANI – “Sono stremati e portano addosso i segni di tante ferite”, dice via radio dalla Sea Eye 4 la dottoressa Daniela Klein, che da cinque giorni non dorme. Lei e il suo staff si stanno prendendo cura degli 800 migranti salvati nel giro di 48 ore, fra martedì e giovedì: nei sette barconi soccorsi nel Canale di Sicilia c’erano donne in stato di gravidanza, 165 minorenni, 15 hanno meno di quattro anni. Manca ancora qualche ora al loro arrivo al porto di Trapani, la macchina dell’accoglienza predisposta dalla prefettura guidata da Filippina Cocuzza è ormai pronta. Al largo, ci sono anche due navi quarantena. 

“Siamo incredibilmente sollevati che Sea-Eye 4 possa dirigersi verso un porto sicuro – dice ancora la dottoressa Klein – e che le persone siano portate in salvo dopo molti giorni di incertezza”. I medici e i volontari della Ong tedesca hanno lavorato in condizioni estreme. “L’equipaggio ha lavorato al limite delle sue capacità”. E ha dovuto affrontare anche casi complessi: molti degli uomini soccorsi sui barconi portano anche i segni delle torture subite in Libia prima della partenza.

La barca stava colando a picco: migranti salvati al largo di Malta, 800 in rotta verso Lampedusa

Dice Gorden Isler, il presidente di Sea-Eye: “Ringraziamo l’Italia, ma chiediamo all’Europa di ammonire Malta per non aver coordinato i soccorsi e per essersi rifiutata di fornire assistenza alle imbarcazioni in pericolo”. L’assistenza dell’Italia non piace invece al leader della Lega Matteo Salvini, che twitta: “Una nave tedesca sta per lasciare in Sicilia più di 800 clandestini. Domanda: i ministri dell’Interno e degli Esteri hanno chiesto a Berlino e Bruxelles di farsi carico di questi immigrati o per loro va bene così?”.

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