La storica edicola di Forte dei Marmi chiude ma il ristorante “adotta” i giornali

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L’edicola chiude e i giornali si comprano al ristorante. L’iniziativa è di Filippo Felice Di Bartola, noto ristoratore versiliese, che oltre il locale Da Filippo a Pietrasanta, per il secondo anno ha aperto anche la sua “dependance” estiva a Forte dei Marmi.

Proprio qui, a soli 200 metri dal locale, c’era una storica edicola che però non ha più riaperto dopo il lockdown, con i due fratelli titolari, non più giovanissimi, che non se la sono sentita di ricominciare.

“Ed è un vero peccato, perché loro amavano questo lavoro – spiega Di Bartola – tanto che da anni avevano anche organizzato un giro di consegne a domicilio per le ville della zona, che portavano in bicicletta”.

L’idea di adottare i giornali è nata alla fine dell’estate scorsa, perché tantissime persone si affacciavano nel dehors del ristorante per sapere la stessa cosa: “scusi, ma non c’era un’edicola qui? Mi scusi, dove posso trovare un’edicola? Un’informazione, mi hanno detto che c’era un giornalaio  – racconta – e ogni volta mi dispiaceva dover spiegare che era definitivamente chiuso”.

Allora Filippo ha iniziato a informarsi per ottenere la licenza, “anche perché ho sempre amato l’idea delle vecchie trattorie e dei bar-ristoranti di una volta, dove il giornale era un modo per socializzare, si leggeva al tavolino facendo colazione, si sfogliava velocemente al bancone, nascevano chiacchiere e piccoli dibattiti”. La licenza è arrivata e dall’inizio di agosto Di Bartola gestisce anche un angolo-edicola. Un progetto a cui è talmente affezionato che il ristorante è stato ribattezzato: Trattoria Quotidiana la nuova insegna.

E quello che era nato come un servizio in più a disposizione dei clienti (“non si diventa certo ricchi vendendo i giornali”, dice) sta diventando stimolo per nuove idee: “Saremo aperti non solo a pranzo e a cena, ma anche per la prima colazione. Colazioni alla carta, semplici, per famiglie: dai lieviti alle crostate per accompagnare caffè, cappuccini, succhi e spremute”.

Ma soprattutto sta diventando un momento di aggregazione. Infatti arrivano sempre più persone spinte dal passaparola, a cui un vicino di casa, un amico, un parente, un vicino di ombrellone ha detto che qui sono in vendita i quotidiani. Alcuni vengono apposta per fare quattro chiacchiere. Lo comprano ma non vanno via, lo leggono qui, commentando con gli altri avventori i vari titoli. E infatti per i mesi prossimi Filippo ha un’ulteriore idea: organizzare piccole rassegne stampa settimanali, una specie di club dei giornali, segno che la voglia di leggere e informarsi non muore, anche se cambiano i modi di fruizione.

I quotidiani che vende, infatti, di più sono quelli di approfondimento, di opinione e si sta appassionando ai rituali della carta stampata. “Il vecchio proprietario dell’edicola mi da una mano ed è bellissimo, è contento che la sua storia in qualche modo continui. Mi ha insegnato come posizionarli sul piano e come sfilarli quando li chiedono. Tutto ha un suo rituale, da quando arrivano profumati al mattino a quando la sera si fanno le rese. Sempre lui il prossimo anno farà le consegne nelle abitazioni vicine”.

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