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La Whirlpool conferma i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento di via Argine

Whirlpool conferma i licenziamenti e la chiusura del sito di via Argine a Napoli. Inizia così il difficile incontro di oggi al ministero del Lavoro sulla procedura di licenziamento collettivo dei circa 300 lavoratori campani da parte della multinazionale del bianco che dovrebbe chiudersi il 29 settembre prossimo.

(agf)

“Le motivazioni che hanno guidato l’azienda ad avviare lo scorso 15 luglio la procedura non sono cambiate. Confermiamo tutto. L’azienda è disponibile a supportare i lavoratori con stimoli all’uscita con supporto economico e pronta a sostenere il trasferimento volontario dei lavoratori in un altro sito del gruppo”, avrebbe spiegato ad inizio incontro, a quanto si apprende , l’Ad di Whirlpool Luigi La Morgia. Una decisione che non sorprende governo e sindacati al tavolo che tenteranno di ottenere una sorta di ‘congelamento’ della procedura in attesa di poter valutare il nuovo progetto per un hub industriale su cui l’esecutivo è già al lavoro.

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E’ intanto in corso la protesta dei lavoratori Whirlpool. Bandiere, striscioni, fumogeni e cori dei lavoratori in presidio fisso con le tende sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico. “Noi da qui non ce ne andiamo”, “Napoli non molla”, “Risposte-risposte” gridano i lavoratori.

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“Noi da qui non ce ne andremo finchè non uscirà una soluzione per Napoli”, dice Donato Aiello, Rsu Fiom Napoli Whirlpool, durante il corteo. “Noi aspettiamo risposte serie, sono passati tre governi e non si trova una soluzione per il sito di Napoli dove, si sa, sarà una chiusura anomala perchè l’azienda sta guadagnando. Noi non abbiamo avuto nessuna proposta sul tavolo – aggiunge – Se l’incontro non va bene, noi da Roma non ce ne andremo e non staremo rintanati qui al Mise. Non pensino di inglobarci e tenerci qua. Ci muoveremo. Lo abbiamo detto al prefetto di Napoli e alla Digos di Napoli, lo diciamo anche alla Questura qui presente, che si interfacci con il ministro Lamorgese. Non vorremmo che una vertenza sindacale diventi una vertenza di ordine pubblico”. Lo ha detto il segretario generale della Fiom Cgil di Napoli, Rosario Rappa, parlando dal megafono ai lavoratori della Whirlpool che sono in presidio dinanzi alla sede del Mise a Roma.

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“L’incontro di oggi – ha affermato Rappa – per essere utile deve impedire che partano le lettere, perché non siamo disponibili ad aspettare che ci licenzino. Il ministero ci fissi una data per discutere sul progetto B, ma continueremo a chiedere che Whirlpool riparta e riprenda le produzioni a Napoli”.

(agf)



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