Lady Mastella: “I responsabili? Non c’è valore aggiunto”

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Senatrice Sandra Lonardo in Mastella, perché non è voluta entrare nel gruppo dei cosiddetti “responsabili”?

“Lei sa di cosa stiamo parlando? Di un raggruppamento disomogeneo. Guardi, c’è pure De Falco: nulla da dire sulle persone, ma in politica siamo diversi in tutto, siamo come la luce e il buio”.

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Il problema è solo la presenza di De Falco?

“Ma no. Quando sono andata ieri alla riunione per la costituzione di questo gruppo, mi aspettavo sì una composizione variegata ma almeno sotto un simbolo neutro, quello del Maie, e mi piaceva pure il termine “europeisti”. Poi ho visto che hanno voluto a tutti i costi aggiungere “Centro democratico” (il partito di Tabacci, ndr), che è una sigla politica. E allora, con tutto il rispetto, cambia proprio la logica”.

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Cambia la logica?

“Ma certo. Quando mai si era discussa una cosa del genere? A quel punto ho chiesto che venisse aggiunta pure la mia sigla”.

Cioè?

“Noi campani”.

Forse dava una connotazione un po’ troppo localistica, non crede?

“Intanto nella mia regione il Centro democratico ha la metà dei nostri consensi, se non le dispiace. E poi, ripeto, è una questione di metodo. Io potevo scegliere di far parte di un progetto europeista, senza bandiere politiche. Invece non hanno voluto sentire ragioni”.

Si è parlato di una lite con Maria Rosaria Rossi sul simbolo.

“Macché. Con la Rossi non c’è stato alcun contrasto. Dopo che sono andata via, ieri, mi hanno richiamato alle dieci e mezza della sera dicendomi che il problema era stato risolto. Invece il simbolo di Centro democratico era sempre lì. Mi sono sentita presa per i fondelli. Vadano pure, io resto nel Misto”.

Quanti eravate ieri alla riunione?

“Otto in tutto. Non  so dove abbiano preso gli ultimi due per poter costituire un gruppo. Comunque, sono tutti senatori che hanno già votato la fiducia. No, al momento non c’è valore aggiunto”.

E ora?

“Sostengo Conte dal Misto, molto semplice. Il Paese ha bisogno di un governo stabile. Lui è in grado di rifarlo. Ma vediamo cosa succede”.

A questo punto, se il numero dei “responsabili” non cresce, Renzi resta determinante.

“Lei ricorda la Dc?”.

Beh, sì, abbastanza.

“Ecco, i cavalli di razza dello Scudocrociato si scannavano poi si chiudevano in una stanza e trovavano la quadra. Spero che fra Conte e Renzi finisca così”.

Allargando la maggioranza? Con l’avvocato ancora alla guida?

“Io spero in un Conte-ter. Se poi si volesse fare un governo di più ampio respiro, bene. Deciderà il Presidente della Repubblica”.

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