Landini risponde a Meloni: “Pronti anche allo sciopero contro la delega fiscale”

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RIMINI – “Nessuno si impegna nel sindacato perché è un mestiere, ma perché pensiamo che si possa cambiare la situazione”. Maurizio Landini chiude il XIX Congresso a Rimini che lo riconferma segretario generale della Cgil per altri quattro anni. “Siamo uomini e donne libere che credono in quello che fanno”, dice Landini commosso, oggi in felpa rossa dopo la giornata in giacca e cravatta rossa ieri con la premier Giorgia Meloni.

Autonomia differenziata

Landini entra subito nel merito e risponde alla premier quando diceva che la ricchezza la produce l’impresa: “C’è un elemento di diversità profondo con Meloni: la ricchezza la produce chi lavora. Se neghiamo questo e diciamo che la produce l’impresa e la finanza diventiamo tutti i consumatori”. E poi sull’autonomia differenziata: “La presidente ieri ci ha ricordato che era giorno di unità nazionale. Ma deve ricordarselo anche dopo il 17 marzo. Come si fa a fare il 16 marzo l’autonomia differenziata e il giorno dopo raccontarci che lei è per unità nazionale? Noi siamo per l’unità e combatteremo contro questa riforma”.

Sanità

“Senza il lavoro delle persone in carne e ossa la pandemiai non sarebbe stata sconfitta. Questo elemento è stato rimosso. L’indebolimento sanità pubblica apre la strada a privatizzazione del mercato mercosenza precedenti. Apriamo una vertenza nazionale sulla sanità pubblica”.

Fisco

“Non siamo assolutamente d’accordo con la legge delega che è stata ieri presentata con gentilezza dalla premier, le differenze sono consistenti”, incalza Landini. “Il 94% dell’Irpef la pagano dipendenti e pensionati, in un Paese con 100 miliardi di evasione e una tassazione della rendita inferiore. C’è un punto di fondo: noi non siamo più disponibili ad accettare un sistema fiscale che grava solo sul lavoro e le pensioni. Per noi la festa è finita perché non è ma cominciata”.

Poi Landini incalza: “Ad oggi non c’è un tavolo di trattativa. Ma necessario i principi base: allargare la base imponibile su cui far pagare le tasse, affermare la progressività e stesse tasse a parità di reddito. Siamo pronti alla mobilitazione, anche lo sciopero“. Il leader Cgil chiede anche il taglio di 5 punti punti del cuneo fiscale e la restituzione del potere d’acquisto dei salari con il fiscal drag. “Non mi sembra di aver sentito su questi temi elementi di novità nelle parole della presidente del Consiglio”, dice Landini.

 

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