“Questo è un governo che ci vuole portare indietro”: lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala a Mezz’ora in più, parlando con Lucia Annunziata delle trascrizioni dei figli di famiglie omogenitoriali ma anche della “idiozia del foresterismo linguistico”. “Io sono felice se i miei figli parlano inglese. Loro – ha aggiunto – hanno idee anni ’70”. E parlando delle famiglie con genitori dello stesso sesso, Sala ha spiegato che “sulle trascrizioni, lo dico da cattolico, se la contemporaneità propone un certo modello di società, devo tenerne conto”.
Roccella chiude ai sindaci ‘ribelli’: “Se trascrivono gli atti di nascita non disobbediscono a noi ma alla magistratura”
E ancora, sulla questione dei figli delle coppie omogenitoriali, il sindaco attacca: “La soluzione del governo è l’adozione, ma noi sappiamo tutti che è una cosa difficile, che non funziona, noi sindaci portiamo delle proposte, sulla gestazione per altri c’è polemica, il Parlamento deve affrontare questa questione, non lasciamo che sia il ministro Roccella a decidere”.
Un attacco a tutto campo al governo di centrodestra, anche dopo le polemiche sulle parole del presidente del Senato Ignazio La Russa su via Rasella: “Il rischio fascista lo vedo ogni giorno e contro questo combatterò. Non sono per il muro contro muro, ma questa continua rimozione di quello che è stato non va bene. Riconciliamo, ma no a rimozione”. Sala sarà sul palco del 25 Aprile e dice: “Ho buoni rapporti con l’Anpi e sarò sul palco. Non sono per il muro contro muro ma la continua rimozione dell’ignominia del fascismo non va bene”, ha aggiunto.
Pnrr, la spinta dei sindaci: “Vogliamo spendere il doppio dei nostri fondi”
Il sindaco di Milano Sala: “Fondi del Pnrr, se ce ne sono di inutilizzati non li buttiamo via”
Il sindaco di Milano ha affrontato anche la questione dei fondi del Pnrr, sui quali c’è forte tensione tra il governo Meloni e la Commissione europea: “Noi abbiamo progetti nel cassetto per rifare scuole, case popolari, per comperare bus. Se ci danno i fondi li investiamo: non vogliamo togliere fondi a nessuno. Io ho detto che siamo pronti a investirli, se ci sono. Se ci sono fondi inutilizzati, che facciamo? Li buttiamo via?”.
Sala ha sottolineato la capacità dei sindaci di affrontare anche il nodo dello spendere le risorse del Pnrr. “Conosciamo le nostre macchine amministrative quindi sappiamo cosa possiamo fare – esplicita – io l’avevo detto nel 2021 perché sono un manager. Per affrontare il Pnrr bisognava chiamare a raccolta tutti. Penso che siamo ancora in tempo, comunque”. Un eventuale fallimento italiano, sottolinea il sindaco di Milano, “sarebbe un fallimento europeo”, e il Sud “è importante”. Sala si dice anche disponibile a supportare i primi cittadini italiani nella ‘messa a terrà dei progetti: “Se hanno bisogno dell’esperienza di Milano ci sono. In settimana ricevo il sindaco di Messina”. Quello dei sindaci, aggiunge, “non è un partito, è un fronte che può affrontare tematicahe delicate. Su tante questioni possiamo vederla in maniera diversa, ma è più facile andare d’accordo e non essere polemici tra sindaci perché noi lavoriamo per i nostri cittadini”. Per lui, il sistema elettorale dei sindaci “è il meglio che c’era. Ora si vuol canmbiare perché pensano di prendere più città a destra”. “Piccoli trucchi politici che in questo momento non vanno bene”, avverte.
Sala: “Schlein? Dice basta con le correnti e sono d’accordo, ma chi la aiuta?”
Sulla nuova segretaria del Pd: “Elly Schlein la conosco bene, volevo portarla a Milano a fare l’assessore. Credo sia molto ferrata su alcune materie e che abbia bisogno di un sostegno su altre, come la politica industriale. Io mi domando chi la sta sostenendo. Il mio dubbio è chi l’aiuterà. Ma non possiamo che dare una chance a Schlein. Lei dice: basta con le correnti. Io sono d’accordo con lei, ma se le abbandona, deve avere un sistema alternativo e il mio dubbio è questo, chi la aiuta. Suggerisco di non pensare ora alle alleanze ma a risolvere le questioni”.
“Bonaccini – aggiunge Sala – è sicuramente una persona seria che rappresenta un’area più moderata, ma Schlein ha vinto e deve essere messa nella posizione di gestire il partito”.
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