Lavoro, torna a scendere l’occupazione a novembre: pesa il calo degli stabili

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Dopo due mesi di crescita in fila, nel novembre scorso il mercato del lavoro italiano è tornato a perdere occupati. Contestualmente sono scesi anche i disoccupati, ma come contraltare c’è la crescita degli inattivi.

Secondo i dati pubblicati dall’Istat, l’occupazione è tornata infatti a diminuire a causa del calo dei dipendenti permanenti sul mese precedente.

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In particolare, nel confronto con ottobre il numero degli occupati cala di 27mila unità (-0,1%), mentre nel confronto annuo supera quello di novembre 2021 di 278mila unità (+1,2%). Si tratta di stime ancora provvisorie, secondo le quali i dipendenti permanenti calano di 94mila unità (-0,6%) mentre i dipendenti a termine aumentano di 60mila (+2,0%) e gli autonomi di 6mila (+0,1%). Il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1 punti).

Oltre ai dipendenti a termine, è stato un mese negative anche per le donne e i 35-49enni; è invece in aumento l’occupazione tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e i 15-24enni.

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Il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,8%, quello giovanile (15-24 anni) cala al 23,0% (-0,6 punti). Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,1 punti). L’aumento del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, pari a +49mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha almeno 35 anni.

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