Lazio-Salernitana 3-0: Immobile, Pedro e Luis Alberto firmano una vittoria grandi firme

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ROMA – La Lazio conferma i progressi dell’ultimo periodo e batte una Salernitana che ha provato ad affrontare i biancocelesti allontanandosi nettamente dai principi di gioco di Castori. Stefano Colantuono ha in mente una squadra che prova a costruire gioco dal basso con personalità, ma farlo contro la pressione ben portata da Milinkovic-Savic e compagni è stato forse un azzardo troppo grande. Specialmente nel primo tempo, i campani si sono esposti alle folate di una squadra che con il passare delle settimane sta iniziando a recepire e mettere in pratica i dettami di Maurizio Sarri: la classifica sorride, con la Lazio a ridosso della zona Champions League, e dopo la sosta l’esame Juventus sarà forse quello necessario per certificare questa crescita.

<<La cronaca della gara>>

Immobile-Pedro, due colpi da ko

Il regista titolare della Lazio è ormai Danilo Cataldi, ancora una volta preferito a Leiva. Nella Salernitana si rivede il tandem Simy-Bonazzoli, ma l’ex Crotone sembra totalmente estraneo alle dinamiche di gioco della Salernitana. Colantuono chiede personalità alla costruzione dei suoi ma la qualità delle scelte di Gyomber e Strandberg non convince: da una palla rubata di Milinkovic-Savic nasce la prima grande occasione del match, Gyomber deve superarsi per negare a Pedro la palla dell’1-0. Ancora l’ex romanista si rivela decisivo da portiere aggiunto quando si frappone al destro a colpo sicuro di Immobile su invito di Hysaj, la pressione laziale si trasforma in gol dopo la mezz’ora. Imbucata ambiziosa ma vincente di Felipe Anderson per Milinkovic-Savic che dal fondo mette in mezzo all’indietro: Pedro di testa corregge verso Immobile che incorna il gol numero 162 con la maglia della Lazio. Nel giro di cinque minuti si materializza il raddoppio: Gyomber è convinto di non avere avversari intorno a sé e lascia passare un pallone per giocarlo con disinvoltura, alle sue spalle c’è Pedro che ringrazia, si invola verso Belec e lo batte aprendo il piatto destro sull’uscita del portiere.

La Salernitana ci prova

Colantuono cerca quindi di cambiare spartito nella ripresa, inserendo un giocatore come Djuric che serve da calamita per tutti i palloni lunghi giocati dalle retrovie. Il numero 11 ha subito sulla testa il pallone per cambiare la sfida: gliela recapita a portata di fronte il solito Ribery, la girata aerea è pulita, forse troppo, e a salvare Reina ci pensa la traversa. La Lazio ormai ha digerito i concetti legati al possesso palla e tende a voler mettere in ghiaccio il match senza affondare più di tanto ma le occasioni fioccano, come quando Felipe Anderson alza la mira solo davanti a Belec dopo l’ennesima fuga di Pedro. Una chance arrivata meno di sessanta secondi dopo il secondo legno di giornata per gli ospiti, stavolta colpito da una rasoiata di Ribery. La squadra di Sarri capisce che non è il caso di scherzare con il fuoco: Felipe Anderson sventaglia da destra a sinistra per Luis Alberto, lo spagnolo mette giù e con il destro va a pescare non solo il pertugio tra le gambe di Gyomber, ma anche l’ultimo lembo utile di rete sul palo opposto. Nel finale anche Immobile si iscrive alla sagra dei pali: per incrementare il bottino in maglia biancoceleste ci saranno altre occasioni.

LAZIO-SALERNITANA 3-0 (2-0)
Lazio (4-3-3): Reina; Hysaj, Luiz Felipe (28’ st Patric), Acerbi, Marusic; Milinkovic-Savic (33’ st Basic), Cataldi (33’ st Leiva), Luis Alberto; Felipe Anderson (41’ st Zaccagni), Immobile, Pedro. All.: Sarri
Salernitana (4-3-1-2): Belec; Zortea (34’ st Kechrida), Gyomber, Strandberg, Ranieri; Schiavone (34’ st Veseli), Di Tacchio, Obi (18’ st L. Coulibaly); Ribery; Simy (1’ st Djuric), Bonazzoli (18’ st Gondo). All.: Colantuono
Arbitro: Rapuano
Reti: 31’ pt Immobile, 36’ pt Pedro, 24’ st Luis Alberto
Ammoniti: Cataldi, Gyomber, Obi
Recupero: 0 e 0

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