Lazio-Spezia 4-0: Zaccagni, Romagnoli e doppio Milinkovic firmano il poker

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ROMA – Prima la Curva Sud laziale dedicata a Maestrelli, il “Maestro” del primo scudetto biancoceleste (il 7 ottobre il centenario della nascita), poi lo show in campo di Milinkovic e compagni contro lo Spezia ridotto, nell’occasione, a sparring partner: 4-0. È stata una domenica di festa per la Lazio e i suoi tifosi: erano in 41mila all’Olimpico e hanno assistito alla terza vittoria consecutiva – sempre mantenendo la porta inviolata – in campionato. Con Sarri il tris non era mai riuscito. Così i biancocelesti hanno sorpassato di nuovo in classifica la Roma e restano tra le prime quattro.

<< La cronaca della gara >>

Immobile sbaglia un rigore

Che non ci sarebbe stata partita si è capito già dopo 43 secondi: Ampadu stende Immobile, rigore. Che però il centravanti incredibilmente tira alle stelle. La Lazio è stata brava ad assorbire in fretta il trauma e a sbloccare poco dopo la gara: combinazione Zaccagni-Anderson, assist di alta classe a cura del brasiliano e tocco da due passi dell’ex Verona. Proprio le due ali, Zaccagni e Anderson, sono tra i segreti di questa Lazio in volo. Come Milinkovic, autore di un’altra prova di altissimo livello per qualità abbinata alla sostanza. Non solo: proprio il serbo ha firmato gli ultimi due gol (il secondo con un raffinato “tocco sotto” nel recupero), arrivando a 51 con la maglia della Lazio in Serie A – superato Garlaschelli nella classifica all time bancoceleste – e andando a segno per la terza gara consecutiva tra Europa League e campionato. Tra i marcatori anche Romagnoli, tifoso laziale doc, alla prima rete con la sua squadra del cuore: bello il sinistro da azione di calcio d’angolo per il 2-0 nel primo tempo.  

Disinnescato lo Spezia

Ma è stato tutto facile per la squadra di Sarri, squalificato e sostituito in panchina dal vice Martusciello: con il possesso palla e le improvvise verticalizzazioni ha disinnescato il dispositivo difensivo pensato da Gotti, che ha schierato i suoi con il 4-4-2 in copertura, per poi sistemarsi a tre dietro in fase di costruzione. Ma la qualità della Lazio ha avuto facilmente la meglio. Curiosità: quando, dopo 64 minuti, Immobile ha lasciato il campo, è stato Felipe Anderson ad agire da “falso nueve”. Ma la partita era in freezer da tempo.

Lazio batte Spezia 4-0 (2-0)
LAZIO (4-3-3): Provedel, Lazzari (19′ st Hysaj), Patric (1′ st Gila), Romagnoli, Marusic, Milinkovic, Cataldi (33′ st Marcos Antonio), Luis Alberto (28′ st Vecino), Felipe Anderson, Immobile (19′ st Pedro), Zaccagni. (1 Maximiano, 31 Adamonis, 26 Radu, 16 Kamenovic, 88 Basic, 50 Bertini, 18 Romero, 11 Cancellieri). All: Martusciello (Sarri squalificato)
SPEZIA (3-5-2): Dragowski, Caldara, Kiwior (35′ st Beck), Nikolaou, Holm, Ampadu (21′ st Amian), Bourabia (21′ st Ekdal), Ellertsson (20′ st Agudelo), Bastoni, Gyasi (30′ st Sanca), Nzola. (1 Zoet, 40 Zovko, 21 Ferrer, 39 Nguiamba, 21 Verre, 31 Sher, 30 Maldini, 10 Verde, 44 Strelec). All: Gotti
Arbitro: Sacchi di Macerata
Reti: nel pt 12′ Zaccagni, 24′ Romagnoli; nel st 17′ e 46′ Milinkovic Savic.
Note: ammoniti Ampadu e Gyasi per gioco falloso.
Calci d’angolo: 6-3 per lo Spezia
Recupero: 1′ e 3′
Spettatori: 41mila

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