Le Borse di oggi, 1 settembre. La Cina intensifica gli sforzi contro il rallentamento economico. Manifattura Ue in lieve ripresa, ma resta in contrazione

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Più armi in campo per sostenere l’economia – alle prese con un generalizzato rallentamento e con le macerie del settore immobiliare – e sostenere la propria valuta. La Banca centrale cinese (Pboc) è tornata a intervenire: ha tagliato di due punti percentuali, dal 6% al 4%, il coefficiente di riserva obbligatoria per i depositi in valuta estera delle istituzioni finanziarie a partire dal 15 settembre. La misura, si legge in una breve nota, è rivolta a “migliorare la capacità delle istituzioni finanziarie di utilizzare fondi in valuta estera”. La mossa rientra negli sforzi dell’istituto per allentare la pressione sui mercati a danno della liquidità. Di riflesso, lo yuan si è rafforzato nei valori offshore di oltre 200 punti base sul dollaro, a quota 7,2530. Una mossa arrivata poche ore dopo che le autorità hanno annunciato nuovi stimoli per il settore immobiliare, in difficoltà, e hanno svelato piani per espandere le agevolazioni fiscali per la cura dei bambini e dei genitori e per l’istruzione. Finora i livelli di debito, anche e soprattutto a livello locale, hanno frenato Pechino dall’adottare quei sussidi a pioggia che avevano caratterizzato la risposta alla crisi finanziaria del 2008. Per altro, l’indice Pmi manifatturiero calcolato da Caixin è risultato in territorio positivo (51 punti) a dispetto di quello ufficiale rilasciato pochi giorni fa.

Indici Pmi in arrivo anche in Europa: si scorgono lievi segnali di ripresa, pur restando in territorio ampiamente negativo sotto i 50 punti: la Germania passa da 38,8 a 39,1 punti mentre l’Italia sale a 45,4 dai 44,5 punti precenti. Segnala S&P che redige gli indici: il settore manifatturiero italiano è rimasto impantanato in una fase di contrazione nel mese di agosto. La produzione e i nuovi ordini sono nuovamente calati a ritmi elevati e la domanda di mercato è stata segnalata come debole. Si è registrato un calo di posti di lavoro per la prima volta in tre anni, sebbene la fiducia nel futuro si sia rafforzata fino a raggiungere un massimo di quattro mesi. Gli ultimi dati sui prezzi hanno mostrato un’altra notevole riduzione del costo dei fattori produttivi, mentre le imprese hanno cercato di stimolare la domanda riducendo i prezzi di vendita.

Borse Ue caute prima del lavoro Usa

Le Borse europee aprono deboli e caute nell’attesa di trarre maggiore indicazioni sul percorso monetario della Fed dai dati chiave sul mercato del lavoro che saranno diffusi in giornata negli Stati Uniti. Dati che fanno seguito alla crescita inferiore al previsto delle buste paga del settore privato. Nei primi scambi l’indice Cac di Parigi cede lo 0,17% a 7.304,60 punti, l’Ftse 100 di Londra avanza dello 0,18% a 7.452,36 punti e il Dax 30 di Francoforte arretra dello 0,22% a 15.912,45 punti. A Milano l’indice Ftse Mib segna un -0,07% a 28.813 punti nelle prime fasi.

La Borsa di Tokyo chiude in accelerazione a +0,28%

La Borsa di Tokyo accelera dopo un inizio incerto e conclude l’ultima seduta della settimana in rialzo con l’indice Topix ai massimi in 33 anni, in scia all’aumento degli investimenti delle imprese in Giappone nel secondo trimestre dell’anno e alle indicazioni incoraggianti dall’attività manifatturiera in Cina. L’indice di riferimento Nikkei segna un aumento dello 0,28%, a quota 32.710,62, e un guadagno di 91 punti. Sul fronte dei cambi lo yen è poco variato sul dollaro, a 145,50, e sull’euro a 157,80.

L’Asia tiene con la manifattura cinese, Tokyo positiva

Mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico generalmente in tenuta dopo l’indice Pmi manifatturiero della Cina inaspettatamente positivo in agosto. La Borsa di Hong Kong è sospesa per il passaggio del tifone Saola mentre Tokyo si avvia alla chiusura in rialzo dello 0,3% nell’indice Nikkei 225, con i listini di Shanghai e Shenhzen che si muovono sulla stessa linea. L’attesa degli operatori sembra concentrata sui dati del mercato del lavoro negli Usa, con Seul che sta concludendo in rialzo dello 0,3% e Sidney in ribasso speculare dello 0,3%.
Incerti i futures sull’avvio dei mercati europei.

Pmi manifatturiero in Cina in positivo

L’indice Pmi manifatturiero sponsorizzato dalla rivista Caixin, calcolato tenendo conto di piccole e media imprese, ha registrato ad agosto un rialzo a 51, da 49,2 di luglio, facendo non solo meglio delle stime degli analisti di 49,3, ma anche tornando in fase espansiva e al passo più solido da febbraio 2023. Sono tornati sopra quota 50, a rimarcare una possibile ripresa dell’economia, il sottoindice sulla produzione e quello sui nuovi ordini, mentre l’occupazione ha mostrato segnali al rialzo per la prima volta in sei mesi. Deboli, invece, sono rimaste le vendite all’estero, mentre la fiducia è scivolata ai minimi degli ultimi 11 mesi, pur restando in territorio positivo.

L’euro apre poco mosso

L’euro apre in leggero rialzo (+0,06%) nel cambio con il dollaro a 1,0845. La divisa comune è sulla parità sullo yen a 157,83. Cambio dollaro/yen a 145,51 (-0,02%).

Borse asiatiche in nero

Le Borse asiatiche procedono in rialzo l’ultima seduta settimanale con Tokyo che sale dello 0,58% e l’indice Kospi di Seul che migliora dello 0,39%. Più contenuto l’andamento delle piazze cinesi che c ontinuano a risentire dei timori legati alla sofferenza del mercato edilizie. Shanghai è in rialzo dello 0,19%, mentre Hong Kong è sulla parità a quota 18.393 punti.

Future in rialzo in attesa del lavoro Usa

Future positivi a Wall Street dopo la chiusura mista di ieri provocata da dati economici più deboli del previsto. Oggi, invece, l’attesa del mercato è per il rapporto sui posti di lavoro negli Usa di agosto. Il future del Dow Jones sale dello 0,20%, quello dell’S&P 500 migliora dello 0,15%, mentre il future del Nasdaq sale dello 0,09%. Positiva anche l’indicazione per l’apertura delle Borse europee.

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