Le Borse di oggi, 14 settembre 2021. Listini Ue incerti: mercati in attesa dell’inflazione Usa

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MILANO – Ore 11:20. Giornata incerta per le Borse europee. I listini guardano con attesa al dato sull’inflazione Usa, per capire se la tabella di marcia indicata in linea di massima per il tapering (la stretta graduale agli stimoli straordinari) potrà subire nuove variazioni a seconda dello stato di salute dell’economia Usa. Gli analisti si attendono un rialzo su base mensile dello 0,4% e una conferma del 5,4% su base annuale registrato nei due mesi precedenti.

In attesa di questi dati, le Borse europee procedono contrastate con il settore del lusso penalizzato dalle preoccupazioni che arrivano dal mercato cinese: stanno crescendo i contagi in alcune località, proprio mentre si avvicina la festa nazionale per la fondazione della Repubblica popolare (1 ottobre) che è solitamente occasione di turismo e shopping. Parigi ne risente maggiormente e scende dello 0,5% a metà mattina, Londra perde lo 0,17% e Francoforte sale dello 0,17%. Bene Milano, che dopo i guadagni della vigilia e la migliore a +0,7%.

In Asia, questa mattina, ha generato tensione sui mercati finanziari cinesi la crisi del gigante immobiliare Evergrande che ha ammesso di affrontare “enormi pressioni” e di non essere in grado di onorare i propri impegni con i creditori. La borsa di Hong Kong ha perso l’1,2%, con il titolo del gruppo immobiliare caduto dell’11,6%, e quella di Shanghai ha terminato in calo dell’1,4%.Chiusura in controtendenza per la Borsa di Tokyo: +0,7% a 30.670,10 punti e il Nikkei ha raggiunto un picco da oltre 31 anni, trascinato da Wall Street e anche dalle aspettative per la nuova fase politica dopo le dimissioni del primo ministro Yoshihide Suga.

L’umore dei mercati resta comunque improntato sulla cautela. Un sondaggio condotto da Deutsche Bank tra 550 operatori evidenzia come  la maggior parte degli investitori preveda una correzione dei mercati azionari compresa tra il 5% e il 10% prima della fine dell’anno. In cima alle preoccupazioni degli investitori ci sono ancora le conseguenze della pandemia Covid, seguita dal pericolo di un rialzo dell’inflazione che potrebbe costringere le banche centrali a ritirare i propri stimoli prima del previsto.

Tra le valute, partenza stabile per l’euro nei confronti del dollaro, con la moneta unica europea che passa di mano a 1,1813, da 1,1808 ieri sera alla chiusura di Wall Street. Stabile lo spread: il differenziale tra Btp e Bund tedesco segna 101 punti come ieri a fine seduta, con il rendimento del titolo decennale italiano allo 0,68%

I timori per l’arrivo del nuovo uragano Nicholas spingono al rialzo le quotazioni del petrolio. Il greggio Wti sale a quota 71 dollari al barile, in crescita dello 0,78%, e il Brent avanza dello 0,73% a quota 74,05. L’Agenzia internazionale per l’energia (aie) ha dichiarato oggi di aspettarsi un forte rimbalzo della domanda mondiale di petrolio, dopo i tre mesi di contrazione che hanno caratterizzato quest’estate, a causa della recrudescenza dei casi di covid in asia.

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