Le Borse di oggi, 2 gennaio. Ripartenza positiva per l’Europa, prosegue la discesa del gas

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MILANO – Giornata a scartamento ridotto per i mercati internazionali. Restano chiuse sia le Borse asiatiche sia Wall Street, i cui scambi ripartiranno domani. La Borsa Usa si lascia comunque alle spalle il peggior anno dal 2008 ad oggi, con Nasdaq e S&P che hanno perso rispettivamente nel 2022 il 20 e il 33%.

L’anno nero delle Borse mondiali: nel 2022 sono stati “bruciati” 30 trilioni

In Europa invece i listini europei sono orientati alla cautela, aspettando spunti dagli indici pmi manifatturieri europei in arrivo questa mattina. Prosegue la discesa del gas: nei primi scambi al Ttf, il mercato d riferimento per l’Europa, le quotazioni si attestano a 70,2 euro per megawattora, in calo di oltre il 6%.

Apertura positiva per le Borse europee

Le principali borse europee aprono in positivo la prima seduta del 2023. A pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni, Piazza Affari guadagna lo 0,78% con il Ftse Mib a 23.892 punti. Francoforte segna +0,52% a 13.995 punti e Parigi +0,73% a 6.521 punti.

Mps: “Superati dubbi significativi su continuità”

La positiva conclusione dell’operazione di aumento di capitale per 2,5 miliardi a novembre e la realizzazione di importanti azioni previste nel Piano Industriale 2022-2026, fanno ritenere a Mps “che siano superati i dubbi significativi sulla continuità aziendale che erano stati dichiarati nelle rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, segnando una positiva svolta nella gestione della Banca”. Lo sottolinea in una nota l’istituto senese, “in ottemperanza all’informativa mensile al mercato richiesta da Consob” che non ha nuovi aggiornamenti dopo novembre scorso.

Germania, record occupazione dell’unificazione

In Germania nel 2022 l’occupazione registra il livello più alto dall’unificazione tedesca. Lo riferisce l’ufficio federale di statistica Destatis.  Hanno lavorato – prosegue Destatis – 45,6 milioni di persone nell’anno passato. Il numero di occupati è cresciuto dell’1,3% rispetto al 2021, con un incremento di 589mila lavoratori.

Il precedente massimo – spiega Destatis – era del 2019 con 45,3 milioni di persone; livello superata di 292mila persone, pari allo 0,6% in più. Nel 2020 con la crisi da Covid-19 c’era stato lo stop all’aumento dell’occupazione, e anzi si era registrato un calo di 362mila lavoratori (-0,8%). Nel 2021 invece l’occupazione aveva avuto soltanto una “leggera” ripresa, con una crescita di 65mila persone pari allo 0,1%) in più.

Euro in lieve flessione sul dollaro

L’euro apre la prima settimana dell’anno in lieve flessione sul dollaro, la divisa comune viene scambiata a 1,0682 con il biglietto verde segnando -0,17%. In flessione (-0,27%) anche il cambio euro/yen a 139,88. Stabile invece il rapporto tra euro e sterlina a 0,8845. In leggero calo il cambio dollaro/yen a 130,97.

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