MILANO – Ripartenza in cauto rialzo per i mercati europei, sostenuti dal calo del prezzo del gas. Gli indici del Vecchio Continente non possono contare sul traino di Wall Street, che ieri ha chiuso solo in lieve rialzo. Indicazioni pe ri mercati potrebbero arrivare in mattinata dai dati macro. In Germania l’indice di fiducia tedesco dei consumatori proiettato verso il mese di gennaio è migliorato a -37,80 dai -41,1 di dicembre, appena sotto le stime. Sempre in mattinata è invece atteso l’indicatore di fiducia comunicato da Eurostat nell’Eurozona.
In Asia pesa ancora la decisione a sorpresa della Banca del Giappone, che ha modificato per la prima volta la sua politica accomodante. una mossa che ha seminato alimentato incertezza e preoccupazione anche oggi, con il Nikkei che a Tokyo ha chiuso a -0,68%.
Aperture in cauto rialzo in Europa. Gas sotto 100 euro
Le principali Borse europee aprono con il segno positivo. Milano a +0,49%. Parigi a +0,41%. Madrid a +0,27%. Londra a +0,15%. Soltanto Francoforte a -0,42%.
Intanto il prezzo del gas nel future con consegna a gennaio è sceso sotto i 100 euro al Megawattora in avvio di seduta con un calo superiore al 6%, per poi ondeggiare attorno a questa quota psicologica. Il metano sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l’Europa, non scendeva sotto questa soglia da metà giugno.
Tetto al prezzo e stoccaggi pieni. Il gas cala del 30% in sette giorni
Piazza Affari parte in rialzo
La Borsa di Milano apre in rialzo. L’indice Ftse Mib a Piazza Affari parte con uno sprint di +0,49%.
Migliora la fiducia dei consumatori tedeschi
Il rapporto della GfK sul clima fra i consumatori tedeschi per gennaio segna -37,8 punti, contro una previsione di -38. Il dato, che proviene da un’indagine condotta presso circa 2.000 consumatori e in grado di anticiparne la spesa, in dicembre aveva segnato -40 punti.
L’euro apre poco mosso
Apertura poco mossa per l’euro a 1,0610 dollari (-0,08%), mentre lo yen ritraccia dello 0,22% sulla moneta unica dopo il balzo di ieri favorito dalla Boj che ha annunciato l’ampliamento dell’intervallo entro il quale consente la fluttuazione dei rendimenti dei titoli governativi a 10 anni. Anche il dollaro recupera terreno nei confronti della divisa giapponese passando di mano a quota 132,08
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