Le Borse di oggi, 24 novembre. Mercati Ue piatti, oggi tocca ai verbali della Bce. Price cap troppo alti, energia in tensione

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MILANO – Si annuncia un’apertura piatta per le Borse europee, che restano orfane di Wall Street per il Thanksgiving. Se da un lato gli investitori tirano il fiato sull’onda dei verbali della Fed di ieri dai quali è emerso che i rialzi dei tassi potrebbero essere più soft nelle prossime riunioni, anche se nel complesso alcuni governatori si aspettano che alla fine del ciclo si arrivi a livelli di costo del denaro più alti delle iniziali attese, oggi si guarda alla Bce. Sarà infatti l’Eurotower a pubblicare le sue minute dell’ultimo Consiglio direttivo. Per ora la prospettiva di un rallentamento dei rialzi dei tassi d’interesse Usa fa salire la moneta unica sul biglietto verde.

Sempre in tensione il mercato del gas, con l’attesa riunione dei ministri dell’Energia Ue dopo la proposta di price cap europeo a livello molto alto. Ieri i prezzi al Ttf di Amsterdam sono saliti di oltre l’8% sfiorando i 130 euro al megawattora. Scivolano invece i prezzi del petrolio, ai minimi da due mesi, in seguito alla proposta di un tetto massimo di prezzo per il petrolio russo da parte del G7 considerato dagli investitori più alto degli attuali livelli di negoziazione. I future sul Brent cedono lo 0,57% a 84,92 dollari al barile mentre sul WTI perdono lo 0,51% e passano di mano a 77,54 dollari al barile.

Chiusura in rialzo per Tokyo

Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, sulla scia dei verbali della Fed e recuperando così i guadagni di Wall Street dopo una giornata festiva. L’indice di riferimento Nikkei 225 è salito dello 0,95%, a 28.383 punti mentre il più ampio indice Topix è salito dell’1,21%, per terminare a 2.018,80.

Borse Ue, future piatti. Sale l’euro

Le Borse europee si avviano ad una seduta piatta: i future sull’Eurostoxx 50 avanzano dello 0,05% mentre quelli sul Dax cedono lo 0,03%. I contratti sull’Ftse 100 avanzano invece dello 0,03%.

Se da un lato gli investitori tirano il fiato sull’onda dei verbali della Fed di ieri dai quali è emerso che i rialzi dei tassi potrebbero essere più soft nelle prossime riunioni, c’è attesa per le minute della Bce, che verranno pubblicate in giornata. Gli investitori sono incoraggiati intanto dalla prospettiva di un rallentamento dei rialzi dei tassi d’interesse e ciò si vede sui cambi: la moneta unica avanza sul biglietto verde a 1,0437 mentre è in calo sullo yen a 144,84. Dollaro/yen a 138,80.

Borse asiatiche contrastate

Le Borse asiatiche sono contrastate: se da una parte tirano un sospiro di sollievo sull’onda dei verbali della Fed che lasciano ipotizzare un rallentamento dei rialzi dei tassi di interesse, e anche sulla decisione della Banca della Corea di aumentarli di soli 25 punti base, dall’altra gli investitori sono preoccupati per la recrudescenza dei casi Covid in Cina. Si respira anche molto scetticismo riguardo al fatto che il piano di Pechino di ridurre il coefficiente di riserva delle banche possa ridare fiato alla ripresa economica. Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,95%, ora Shanghai perde lo 0,26% mentre Hong Kong avanza dello 0,62%. L’indice SZSE della Cina continentale perde lo 0,58%, Taiwan ha chiuso in rialzo dell’1,20%. Il coreano Kospi ha archiviato la seduta in progresso dello 0,95%.

Ieri sera Wall Street in rialzo dopo la Fed

Seduta in rialzo, ieri a Wall Street, dopo che i verbali dell’ultima riunione della Fed hanno evidenziato che la banca centrale probabilmente rallenterà il passo del rialzo dei tassi d’interesse. Il Dow Jones ha guadagnato 97,01 punti (+0,28%), lo S&P 500 è salito di 23,88 punti (+0,60%), il Nasdaq composite ha chiuso in rialzo di 110,91 punti (+0,99%). La maggior parte dei componenti del Fomc, l’organismo della Federal reserve responsabile della politica monetaria, crede che “presto” sarà necessario un rallentamento del rialzo dei tassi d’interesse, visto l’impatto della politica della Banca centrale sull’economia.

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