Le Borse di oggi, 25 agosto. Jackson Hole, il monito di Powell: “Inflazione ancora troppo alta”. Germania stagna, ma Nagel (Bundesbank) chiede di andare avanti coi rialzi dei tassi

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Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, ammonisce il mercato: il lavoro per spegnere il fuoco dei prezzi non è ancora finito, perché l’economia “non si sta raffreddando come da attese”. Parlando dal simposio di Jackson Hole, Powell affronta una fase cruciale: quanto stringere ancora e quanto a lungo per chiudere il capitolo dell’inflazione, senza fare troppi danni all’economia?, è il dilemma. “Sebbene l’inflazione sia scesa dal suo picco – fattore positivo – rimane troppo alta”, dice il governatore dal Wyoming. E aggiunge: “Siamo pronti ad alzare ulteriormente i tassi, se necessario, e intendiamo mantenere la politica a un livello restrittivo fino a quando non saremo certi che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il nostro obiettivo”. Powell si dice “ottimista” e assicura “cautela” nel decidere “se inasprire ulteriormente o se, invece, mantenere costante il tasso di policy e attendere ulteriori dati”. In sostanza, a settembre potrebbe anche tenere fermo il costo del denaro. Ma – sintetizza la Bloomberg – il tono rimane in linea con quello che ha caratterizato la comunicazione di Powell in questo 2023: forte focus sull’obiettivo della stabilità dei prezzi e pronto a dispiegare nuovi strumenti per raggiungere l’obiettivo di inflazione al 2%.

Su posizione da falco si è portato, in Europa, il governatore tedesco Nagel per il quale è “troppo presto” per una pausa nei rialzi. Barra dritta, dunque, anche di fronte ai segnali di rallentamento della locomotiva europea. In linea con le previsioni degli analisti, oggi è emerso che il Pil della Germania è rimasto invariato nel secondo trimestre dopo il -0,1% del primo. In calo la fiducia delle imprese: l’indice Ifo che la traccia è sceso a 85,7 punti ad agosto, meno delle attese.

Punti chiave

  • Bce, il tedesco Nagel: “Troppo presto per pensare a una pausa su rialzo dei tassi”

Wall Street apre in rialzo in attesa di Powell

Wall Street apre in rialzo in attesa dell’intervento del numero uno della Fed Jerome Powell al simposio di Jackson Hole. L’indice Dow Jones è salito dello 0,58%, il Nasdaq dello 0,51% e lo S&P 500 dello 0,52%.

Borsa, Milano in rialzo dell’1%

La Borsa di Milano amplia il rialzo di seduta il Ftse Mib si porta in rialzo dell’1% a 28.352,63 punti, a ridosso del massimo intraday di 28.376,33 punti. Il minimo ha raggiunto i 28.039,26 punti. Deciso rialzo per Iveco (+4,28%), Unicredit (+1,84%), Banca Generali (+1,77%), Banca Mediolanum (+1,65%), Prysmian (+1,58%), Saipem (+1,49%), Cnh Industrial (+1,39%), Italgas (+1,36%) e Stellantis (+1,35%). Vendite su Diasorin (-0,26%).

Titoli di Stato, collocati 2,75 miliardi di Btp a breve termine

Il Tesoro ha collocato in asta tutti i 2,75 miliardi di Btp a breve termine con scadenza 29 settembre 2025. Il rendimento medio cala al 3,63% dal 3,69% di luglio.

I listini Ue accelerano

Le Borse europee schiacciano l’acceleratore in attesa dell’avvio di Wall Street, nel giorno in cui il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dovrebbe pronunciare il suo discorso al vertice di Jackson Hole. Milano, la migliore tra le consorelle, sale a 28.347 punti, con un rialzo dello 0,98%; bene anche Parigi (+0,68%) e Francoforte (+0,51%). Resta invece più debole Londra, che limita il progresso allo 0,27%.

Chiusura in rosso per le Borse asiatiche

Le Borse asiatiche chiudono in ribasso, con Tokyo che segna perdite superiori al 2%, prima del tanto atteso intervento al simposio di Jackson Hole da parte del presidente della Fed Jerome Powell, sulla scia di una chiusura negativa di Wall Street. Sui listini statunitensi l’euforia attorno ai buoni risultati di Nvidia ha lasciato il posto alla cautela in attesa delle parole dei banchieri centrali. La Borsa di Tokyo ha chiuso in netto ribasso, l’indice Nikkei 225 è crollato del 2,05% a 31.624,28, mentre il più ampio indice Topix ha perso lo 0,88% a 2.266,40 punti. Poco più contenute le perdite sulle piazze cinesi: Shanghai termina a -0,59% con 3.064,07 punti, l’indice composito Szse di Shenzhen -1,23% a 10.130,47 punti, l’Hang Seng di Hong Kong a -1,40% con 17.952,50 punti. Anche l’indice Kospi di Seul segna -0,73% con 2.519,14 punti.

Pil tedesco stagnante, cala la fiducia delle imprese

Il Pil della Germania nel secondo trimestre dell’anno ha registrato una crescita nulla rispetto al primo trimestre del 2023. Rispetto allo stesso trimestre del 2022 il pil (corretto dagli effetti stagionali) ha registrato un calo dello 0,2%. Lo rende noto Destatis, l’istituto di statistica tedesco in un comunicato. Peggiora invece più delle attese il clima di fiducia delle imprese tedesche misurato dall’istituto ifo. Ad agosto l’indice è sceso a 85,7 punti dagli 87,4 punti registrati nel precedente mese di luglio. Le stime erano per un calo in misura un pò meno marcata, a 86,5 punti. L’indice delle condizioni correnti si restringe a 89 punti dai 91,4 di luglio; l’indice delle aspettative cala a 82,6 da 83,6 punti.

Bce, il tedesco Nagel: “Troppo presto per pensare a una pausa su rialzo dei tassi”

Joachim Nagel, membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea e numero uno della Bundesbank ha affermato di non essere convinto che l’inflazione sia abbastanza sotto controllo da giustificare una sospensione dei rialzi dei tassi d’interesse, e che la sua decisione dipenderà dai dati delle prossime settimane. “Per me è troppo presto per pensare a una pausa”, ha dichiarato a Bloomberg TV da Jackson Hole, aggiungendo che attenderà ulteriori dati prima di prendere una decisione. “Non dobbiamo dimenticare che l’inflazione è ancora intorno al 5%. Quindi è troppo alta. Il nostro obiettivo è il 2%. Quindi c’è ancora un pò di strada da fare”.

Le Borse Ue partono in rosso, poi migliorano

Le Borse europee un’ora dopo l’avvio contrastato virano tutte sopra la parità, con Piazza Affari a guidare i rialzi trainata dai titoli industriali. I mercati restano in cauta attesa che oggi entri nel vivo il simposio di Jackson Hole, organizzato dalla Federal Reserve Bank di Kansas City: in giornata sono previsti sia il discorso del presidente della Fed, Jerome Powell sia quello della guida della Bce Christine Lagarde. Al momento l’indice Ftse Mib di Milano segna +0,53%, il Cac 40 di Parigi +0,34, l’Ftse di Londra +0,30% e il Dax di Francoforte +0,11%.

Future di Wall Street piatti prima di Jackson Hole

Future di Wall Street attorno alla parità nella giornata, dopo che ieri i listini newyorchesi hanno chiuso in ribasso, in attesa del discorso di oggi del governatore della Fed Jerome Powell al simposio di Jackson Hole da cui sono attese indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della banca centrale statunitense. Al momento i contratti sul Dow Jones segnano +0,10%, quelli sullo S6P sono piatti mentre sul Nasdaq sono in lieve ribasso a -0,14%.

Prezzi stabili per il petrolio

Il prezzo del petrolio resta stabile con il Brent sopra gli 83 dollari al barile, sulla sua formazione incidono sia l’indebolimento delle prospettive della domanda sia il dollaro forte in attesa del discorso di Jackson Hole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Al momento sui listini asiatici i contratti sul Wti vengono ceduti a 79,2 dollari al barile, in crescita dello 0,27%, mentre quelli sul Brent a 83,4 dollari, in aumento dello 0,12%.

Forti perdite sulle Borse asiatiche

Le Borse asiatiche procedono in ribasso, con Tokyo che segna perdite superiori al 2%, prima del tanto atteso intervento al simposio di Jackson Hole da parte del presidente della Fed Jerome Powell, sulla scia di una chiusura negativa di Wall Street. Sui listini statunitensi l’euforia attorno ai buoni risultati di Nvidia ha lasciato il posto alla cautela in attesa delle parole dei banchieri centrali. Verso la chiusura l’indice Nikkei di Tokyo segna -1,98%. Poco più contenute le perdite sulle piazze cinesi: Shanghai -0,58%, l’indice composito Szse di Shenzhen -1,30%, l’Hang Seng di Hong Kong -1,27%. Anche l’indice Kospi di Seul segna -0,85%.

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