Le Borse di oggi 26 luglio. I listini Ue chiudono in rosso con la tensione sul gas. Riflettori puntati sulla Fed

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Milano peggiora con le banche a metà seduta

La Borsa di Milano peggiora a fine mattinata, appesantita dal settore bancario. Il Ftse Mib cede lo 0,87% a 21.196 punti. Il focus del mercato resta comunque centrato sull’appuntamento di domani, quando la Fed annuncerà il nuovo rialzo dei tassi d’interesse, il quarto dall’inizio dell’anno, presumibilmente dello 0,75%. A mettere sotto pressione i listini anche i timori di recessione alimentati dalla nuova riduzione delle forniture di gas russo.

Tra i principali istituti di credito, Bper perde il 2,22%, Banco Bpm il 2,19%, Intesa Sanpaolo l’1,81% e Unicredit l’1,27%. Deboli anche A2a (-2,78%) e Diasorin (-2,51%). Salgono invece i titoli dell’energia: Italgas guadagna l’1,32%, Eni lo 0,70% e Terna +0,69%. Tra gli industriali, ben comprata Leonardo che avanza dello 0,98%.

Nel resto d’Europa, andamenti misti: Londra sale dello 0,5%, Francoforte scivola dello 0,2% e Parigi dello 0,4%.

Il mercato obblizazionario continua a risentire della crisi politica dopo le dimissioni, la scorsa settimana, del presidente del Consiglio Mario Draghi e l’annuncio di elezioni anticipate il 25 settembre. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi si allarga a 240 punti dopo l’asta di Btp short term e indicizzati che ha visto aumentare i rendimenti. Il tasso dei titoli italiani si colloca al 3,343%.

Sul fronte dei cambi, l’euro perde terreno sul dollaro a 1,0135 in attesa delle mosse della Fed. La valuta europea  scende anche rispetto allo yen giapponese in zona 138,60 e alla sterlina britannica a 0,8455.

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