Le Borse di oggi, 30 dicembre. Azioni incerte, il 2022 è costato 18mila miliardi ai mercati globali

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MILANO – Massima cautela alla fine di un 2022 horribilis. Bene ieri sera Wall Street, appaiono di nuovo incerti i future di oggi per l’Europa. Quel che è sicuro è che l’anno si prepara ad andare in archivio come il peggiore dal 2008. Come annota la Bloomberg tra contraccolpo sul settore tecnologico, la ripresa delle preoccupazioni per il Covid e le Banche centrali che non sono più nella possibilità di correre in soccorso dei mercati perché impegnate nella lotta all’inflazione, ci sono molte incertezze sul 2023. Intanto, con un calo di oltre il 20% nel 2022, l’indice Msci All-World vede spazzar via qualcosa come 18mila miliardi di capitalizzazione. E si superano i 35mila miliardi se si mette in conto anche la perdita di valore dei bond, con il rendimento dei Treasury americani (che si muove in direzione opposta ai prezzi) che è più che raddoppiato sotto la spinta dei maxi-rialzi della Fed.

Il grafico Bloomberg che mostra la perdita di valore di azioni e bond assieme: 2022 nerissimo

Il grafico Bloomberg che mostra la perdita di valore di azioni e bond assieme: 2022 nerissimo

Il grafico Bloomberg che mostra la perdita di valore di azioni e bond assieme: 2022 nerissimo 

Punti chiave

  • Chiusura piatta per Tokyo in un anno che va in archivio a -9%

Il petrolio si apprezza

Quotazioni del petrolio in leggero rialzo questa mattina sui mercati. Il greggio Wti passa di mano a 76,68 dollari al barile, lo 0,34% in più rispetto alle quotazioni di ieri sera a New York; il Brent sale dello 0,36% a 83,76 dollari al barile.

Oro in lieve rialzo

Quotazioni dell’oro in lieve rialzo sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.822 dollari l’oncia, in aumento dello 0,3%.

Chiusura piatta per Tokyo in un anno che va in archivio a -9%

La Borsa di Tokyo chiude poco mossa nell’ultimo giorno di contrattazioni dell’anno, dopo un’apertura positiva. L’indice Nikkei 225 si ferma a 26.094,50 punti, mentre l’indice Topix scende dello 0,19%, a 1.891,71 punti. Il Nikkei ha perso nell’anno oltre il nove per cento.

La variazione precisa del Nikkei è del -9,36%, risultato dovuto all’elevata inflazione e all’aggressiva stretta monetaria avvenuta all’estero. In particolare, anche se la Bank of Japan ha mantenuto il suo corso ultra-accomodante nel 2022 e la caduta dello yen ha sostenuto i titoli di esportazione giapponesi, la Borsa di Tokyo ha sofferto molto quest’anno per la drastica stretta monetaria della Fed negli Stati Uniti. Oltre al timore di recessione, hanno soffiato altri potenti venti contrari: la crisi energetica globale e i rischi geopolitici legati alla guerra in Ucraina, o anche la strategia ‘zero covid’ della Cina, che sta logorando l’economia del paese e le filiere dell’intero pianeta. Le incertezze sull’evoluzione del mercato di Tokyo nel 2023 sono molto alte.

Future negativi su Europa e Wall Street. Ieri chiusura positiva negli Usa

Indicazioni deboli dai future di Europa e Wall Street, che ieri ha chiuso in deciso rialzo, con il Dow Jones a +1,05% lo S&P a +1,75% e il Nasdaq a +2,59%. Al momento i future sull’indice dei titoli industriali segnano -0,29% e i future sull’indice dei titoli tecnologici -0,44%. I future sullo S&P si attestano a -0,38%.

Le prese di beneficio sembrano pesare anche sul Vecchio contintente: i future sull’indice Dax di Francoforte segnano -0,39%, quelli sull’indice Ftse di Londra -0,27% e i future sull’Eurostoxx -0,44%.

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