MILANO – Avvio di settimana con i riflettori puntati sul petrolio, che si muove in lieve rialzo: l’Opec+ domenica ha deciso di non toccare i livelli di produzione, dopo il taglio di 2 milioni (solo parzialmente implementato) deciso ad aprile. Il cartello mette la modalità “wait and see”, sta alla finestra in attesa di capire cosa succederà col via all’embargo europeo al greggio russo (che scatta oggi) e col prossimo price cap a 60 dollari per i barili russi d’esportazione anche verso Paesi terzi.
Alti giri nel motore delle Borse cinesi. A spingerle è l’allentamento degli obblighi di test sul Covid in alcune grandi aree metropolitane, arrivato durante il fine settimana: segnale chiaro dell’allontanarsi gradualze di Pechino dalla rigidissima politica sul contenimento del virus. Hangzhou, dove ha sede Alibaba, e la capitale finanziaria Shanghai hanno limitato gli obblighi per l’ingresso in molti luoghi pubblici.
Da tenere d’occhio, infine, l’Eurogruppo, le parole della presidente Bce Christine Lagarde e il vertice Usa-Ue sui temi del commercio.
Future deboli su Europa e Wall Street
Future deboli sui mercati europei nell’avvio di una settimana che si prospetta interlocutoria, in attesa delle riunioni di Fed a Bce di metà dicembre. I future sull’Eurostoxx 50 arretrano dello 0,10%, quelli sul Dax segnano un -0,09& mentre quelli sull’Ftse 100 di Londra registrano un +0,05%.
Anche le indicazioni da Wall Street sono caute. Occhi puntati oggi sull’indice Ism servizi, previsto in lieve calo, ma pur sempre sopra 50 punti e quindi in espansione. Tuttavia, è possibile una sorpresa al ribasso come già avvenuto nel caso del Pmi servizi. Tra gli altri dati attesi in settimana la bilancia commerciale a stelle e strisce, i prezzi alla produzione e la fiducia dei consumatori monitorata dal Michigan. I future sul Dow Jones segnano un -0,09%, quelli sul Nasdaq arretrano dello 0,12% e quelli sull’S&P 500 registrano un -0,09%.
Tokyo in lieve rialzo (+0,15%), vola Hong Kong
La Borsa di Tokyo conclude la prima seduta della settimana in leggero aumento, malgrado la chiusura mista delle piazze azionarie Usa, con gli investitori che guardano con ottimismo all’allentamento dei lockdown anti-Covid imposti dalle autorità in Cina. L’indice di riferimento Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,15%, a quota 27.820,40, e un guadagno di 43 punti. Sul mercato dei cambi lo yen prosegue la fase di rivalutazione sul dollaro, a un livello di 134,70, e a 142,40 sull’euro.
A brindare ai minori lacciuoli anti-Covid è invece Hong Kong che allunga il passo: l’indice Hang Seng sale del 3,46%, a 19.320,62 punti. I guadagni sono alimenti in particolare dai titoli tecnologici, il cui indice di riferimento (Hang Seng Tech) sale di oltre il 6%: sugli scudi Alibaba, che balza di oltre il 4%, e Tencent, che segna un rialzo di oltre il 5%.
Petrolio in lieve rialzo col via all’embargo sulla Russia
Prezzi del petrolio in rialzo sui mercati asiatici dopo la decisione dell’Opec+ di mantenere invariati gli attuali livelli di produzione. Oggi in Europa è entrato in vigore un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia che prevede l’imposizione di un tetto di 60 dollari al barile ai prezzi del petrolio russo venduto in Stati terzi, in aggiunta all’embargo Ue alle importazioni via mare (con l’eccezione del greggio che arriva via oleodotto in Ungheria). I future del Wti guadagnano lo 0,59% a 80,46 dollari al barile mentre quelli del Brent salgono dello 0,51% a 86 dollari al barile.
Petrolio: la Ue mette un tetto al prezzo, ma la Russia si organizza con una flotta “ombra”
Go to Source