Le nozze dei Maneskin per il nuovo album ‘Rush'” con Sorrentino, Baz Luhrman e Fedez

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Un “matrimonio” nel cuore di Roma. Nelle loro intenzioni le “nozze musicali dell’anno”. I Måneskin – che pubblicano il nuovo album Rush – ha deciso di presentare il nuovo lavoro con un evento esclusivo, targato Spotify. “Spotify is honoured to announce that Maneskin will get married in a Rush”, hanno postato, “invitando” così tutti i fan, appunto, alle “nozze musicali dell’anno”. Dopo il video postato sui profili della band nei giorni scorsi, nel quale Thomas suonava una marcia nuziale sui tetti di Roma, erano iniziate le illazioni su cosa avessero in cantiere i quattro ragazzi.

“Esagerati”, “moderni”, “ridicoli”: il nuovo album dei Maneskin secondo Rolling Stone

Gli ospiti

A Palazzo Brancaccio c’era  il nuovo jet set della scena musicale, tra influencer, produttori, rapper e dj, quelli che un tempo avremmo chiamato discografici e ora dato che non ci sono i dischi non hanno un nome. La novità sono i tanti stranieri, perché per la prima volta una band italianaè così celebre nel resto del mondo.

Potrebbe essere la fine dell’inizio o l’inizio della fine per ì Måneskin. Se il disco è brutto, questa festa potrebbe rivelarsi un boomerang: se il disco è bello sarà l’appuntamento ‘hot’ dell’anno e nessuno lo potrà superare.

Nella lista degli invitati i nomi sono da party hollywoodiano: Baz Luhrman, Machine Gun Kelly, Manuel Agnelli, Cathy La Torre, Fletcher Donohue, Paulo Dybala, Lorenzo Pellegrini, Oriana Sabatini, Fedez, Sabrina Impacciatore, Sylvia De Fanti, Benedetta Porcaroli, Shablo, Floria Sigismondi, Jason Rothman.

Le cerimonia

La serata è iniziata con un piccolo giallo:l’ex direttore di Gucci Alessandro Michele ha introdotto la band, ma per oltre dieci minuti la scena rimane vuota, la band non entra e nessuno sapeva cosa fare. Poi, finalmente, l’ingresso trionfale e il momento più atteso: si celebra il matrimonio, nel nome di Apollo dio della musica. Nella sala era stato allestito un ‘altare’ molto scenografico con grossi candelabri e fiori rossi, e in ciascuna delle sedie che attendevano gli ospiti è stata sistemata la brochure che illustra il nuovo album del gruppo. Damiano, Victoria, Ethan e Thomas erano tutti e quattro vestiti di bianco, ognuno con un mazzo di fiori rossi, per dirsi sì.

Victoria vestita da sposa con tanto di velo, come anche Ethan, faceva coppia con Thomas. Il batterista, in un ampio abito a bomboniera, sottobraccio a Damiano. I quattro ragazzi si sono giurati “unione” (“non così sacra”) eterna nel nome del rock and roll.  Ognuno di loro ha promesso solennemente agli altri di rimanere insieme per sempre.

La promessa

Agli ospiti è stato distribuito un foglio con il rituale delle nozze, con le frasi che ciascuno degli sposi ha dovuto recitare. “Damiano, Ethan, Thomas e Victoria volete prendervi in matrimonio promettendo di essere fedeli l’un l’altro sempre, nella gioia e nel dolore, nell’amore e nell’onore ogni giorno delle vostre vite?“, ha detto Alessandro Michele, e i quattro componenti della band hanno risposto ‘Yes”. E poi delle frasi cucite addosso a ciascun elemento della band romana, secondo le sue caratteristiche. Nel finale, l’officiante ha invocato ‘Apollo, il Dio della musica’ per confermare l’unione tra gli artisti. Bacio finale tra tutti e quattro, e l’immancabile torta.

Le canzoni

Dopo il brindisi di rito, i quattro ‘sposi’ hanno festeggiato intrattenendo gli ospiti con un mini live di una dozzina di brani, molti dei quali tratti dal nuovo album. In scaletta Kool Kids, Gossip, Zitti e Buoni, Beggin’, Bla bla bla, The Loneliest, Supermodel, Mammamia, Baby Said, For Your Love, Time Zonwe, I wanna be your slave.

E già prima dell’uscita, il nuovo album della band ha fatto discutere. Dalla recensione di Rolling Stone a quella di The Atlantic, la stampa americana sta analizzando – senza fare sconti – le nuove canzoni della band. “Questa è la rock band che dovrebbe salvare il Rock and Roll?”, la domanda di The Atlantic. “Certamente i Maneskin fanno musica con ingredienti molto audaci. Ma il primo album in gran parte in inglese dei Maneskin dimostra con forza come in realtà il fascino della band non sia la loro musica”.

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