Italia
7.5 Donnarumma Il corpo intero steso tra l’Ucraina e l’Europeo.
7 Di Lorenzo Una guida spirituale, un salvagente nell’oceano. Spalletti gli deve molto.
6.5 Acerbi Sempre un piede avanti all’avversario.
6 Buongiorno Il giallo che raccoglie quasi avesse fretta mette le ganasce alla sua esuberanza.
7 Dimarco Si può essere fantasisti anche partendo dalla periferia: del campo e della vita. Il tacco per Chiesa una piccola opera d’arte.
6 Frattesi Trasforma un’occasione monumentale in un souvenir per Trubin, quasi a scusarsi con gli ucraini per i due graffi di San Siro.
6.5 Jorginho Il porto sicuro. Di quelli a cui affidarsi quando non sai dove altro attraccare, pur sapendo che non ti regalerà emozioni. Dal 26’ st Cristante 5 Stende Mudryk nel recupero: la grazia arbitrale non gli vale la nostra.
6.5 Barella Uno dei pochi a non dimenticare mai che il calcio è fatto di due fasi.
6 Zaniolo Ai duelli fisici aggiunge un paio di lampi di classe. Dal 26’ st Politano 5.5 Poco incisivo, poi si fa male. Dal 47’ st Darmian sv.
5.5 Raspadori Uno studente che il giorno della maturità arriva in ritardo: due volte. Chiesa lo maledice, Spalletti lo cambia. Dal 1’ st Scamacca 5 Sbaglia più di una palla su due: what else?
7 Chiesa Dribbling, scatti, tiri. Per mettergli la corona, servirebbe che Raspadori raccogliesse i suoi inviti. Dal 36’ st Kean sv.
6.5 Ct Spalletti L’applauso che alla fine rivolge con la squadra all’Ucraina ha il sapore di un peso tolto dal cuore.
4.5 Arbitro Gil Manzano Decide di non vedere un rigore che sembrava inevitabile su Mudryk a tempo scaduto. Legittimando i cattivi pensieri degli ucraini.
Le pagelle di Ucraina-Italia: Donnarumma insuperabile, Chiesa inesauribile
