Le prime tre regioni in bianco, Speranza firma l’ordinanza. Via il coprifuoco, riapre tutto ma con le stesse linee guida delle zone gialle

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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza. Da lunedì, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano in zona bianca. Sono le prime tre regioni nelle quali cade l’obbligo di coprifuoco che nel resto d’Italia continuerà ad essere dalle 23 alle 5 per tutta la prossima settimana prima di essere spostato a mezzanotte.

Nelle tre regioni bianche potranno ripartire subito tutte le attività la cui riapertura è calendarizzata altrove tra giugno e luglio. Verranno applicate le linee guida aggiornate che sono state concordate dalla Conferenza delle Regioni con il Cts e con il ministero della Salute.

Sempre da lunedì, ma questa volta in tutta Italia, bar e ristoranti potranno tornare ad utilizzare le sale interne, sia a pranzo che a cena. Sarà dunque di nuovo possibile prendere il caffè al bancone al chiuso e consumazioni in piedi mantenendo il metro di distanza.

I governatori delle tre regioni che da domani sono in bianco hanno alla firma nuove ordinanze per decretare la ripresa di tutte le attività: parchi tematici e di divertimento, anche temporanei (attività di spettacolo viaggiante, parchi avventura e centri d’intrattenimento per famiglie); piscine e centri natatori in impianti coperti; centri benessere e termali; feste private anche conseguenti alle cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso; fiere (comprese sagre e fiere locali), grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni; eventi sportivi aperti al pubblico,  sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò; centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; corsi di formazione.

In Sardegna, il governatore Solinas ha già firmato l’ordinanza che proroga al 15 giugno le restrizioni per l’ingresso nell’isola, prevedendo il green pass: dunque si entra solo con certificazione di vaccino, avvenuta guarigione da Covid o tampone negativo nelle 48 ore precedenti. E’ l’unica regione italiana che continua a mantenere misure più restrittive rispetto alle norme nazionali che invece prevedono spostamenti liberi tra regioni gialle o bianche.

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