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Le spine del Napoli: Osimhen fuori, paura covid e trasferta a Mosca

MILANO – Fratture scomposte all’orbita e allo zigomo. Dopo il danno per la sconfitta a San Siro con l’Inter – la prima per il Napoli in tredici giornate di campionato – è arrivata anche la beffa per il grave infortunio di Victor Osimhen: costretto a lasciare il campo nella ripresa in seguito a uno scontro violento e fortuito con Skriniar. Pesanti le conseguenze per l’attaccante nigeriano, che non è potuto ripartire con i compagni e ha trascorso la notte in osservazione all’ospedale Niguarda, da cui dovrebbe essere comunque dimesso a breve. Non c’è stato un trauma cranico e il giocatore azzurro non ha mai perso conoscenza, ma andrà incontro quasi sicuramente a un intervento di chirurgia facciale per ricomporre i danni ossei subiti. Incerti i tempi per il recupero: dalle 2-3 settimane in su, il numero 9 potrebbe tornare in campo a metà dicembre con una maschera protettiva, nella migliore delle ipotesi. Dipenderà dall’esito dell’operazione al viso. Pessima notizia per Luciano Spalletti, che perde uno dei suoi punti di forza.

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L’allarme Covid

Il Napoli s’è lasciato subito alle spalle la malanotte di San Siro ed è tornato in aereo alla base, con il rammarico per la sconfitta, l’infortunio di Oshimen e la consapevolezza di dover convivere pure con l’allarme Covid. I due casi di positività a distanza di 24 ore che hanno fatto finire in isolamento fiduciario prima Politano e poi il giovane Zanoli, quest’ultimo partito regolarmente con i compagni per la Lombardia e messo fuori gioco soltanto dall’esito dell’ultimo tampone (eseguito a poche ore dalla gara di ieri), costringeranno infatti il club azzurro a tenere altissima la guardia nei prossimi giorni contro il rischio di un focolaio all’interno dello spogliatoio. Proprio per questo motivo è stato già organizzato dallo staff medico un ulteriore ciclo di controlli per tutto il gruppo squadra, che si impongono anche in vista della delicata sfida di mercoledì in Europa League con lo Spartak Mosca. In Russia la pandemia sta picchiando duro e mettersi in viaggio in un clima di grave incertezza non faciliterà di certo il lavoro di Spalletti.

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Trasferta lampo in Russia

De Laurentiis aveva chiesto inutilmente all’Uefa di prendere in considerazione l’ipotesi del campo neutro e ora è molto preoccupato anche per i casi di Politano e Zanoli, che si sono aggiunti tra l’altro a quello della settimana precedente di Demme. Motivo in più per trasformare in un blitz il viaggio a Mosca, dove il Napoli si tratterrà per pochissime ore e rimarrà quasi sempre blindato in albergo. Le conferenze stampa della vigilia e pure la seduta di rifinitura di domani mattina si svolgeranno infatti nella sede sociale di Castel Volturno e non in Russia. Si tratterà insomma per Insigne e compagni di una toccata e fuga e non è escluso che qualche big venga lasciato per precauzione a casa. Domenica arriva al Maradona la Lazio di Sarri e col rischio di un focolaio ogni precauzione va presa con cura.

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