Lega, la chat tra gli escort e Morisi: “Portiamo noi la droga dello stupro”

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“Poi ti portiamo anche G. Vedrai ti piacerà molto, ti assicuro”. “Conosco, non lo faccio da un sacco. Io anche fornito: oggi C”. C’è una chat, non ancora agli atti dell’indagine, che sembra fare chiarezza sulla storia di Luca Morisi e la sua notte, il 13 agosto scorso, con due escort.

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Morisi è indagato per cessione di stupefacenti: a un controllo dei carabinieri, i due ragazzi romeni che avevano passato 12 ore con lui hanno raccontato di aver ricevuto da lui il Ghb, la cosiddetta droga dello stupro. Circostanza questa però sempre negata da Morisi che ha raccontato che a portarla a casa sua erano stati i ragazzi. La sua versione sembrerebbe confermata dalle chat di quella notte, di cui ha dato conto il Corriere della sera. Di “G”,  cioè Ghb, parla infatti il ragazzo romeno che lui contatta su un sito di annunci on line. Mentre Morisi ha la “C”, cioè la cocaina, che effettivamente i carabinieri trovano a casa sua. Per il resto le chat confermano il racconto che Peter, uno dei due escort aveva fatto.

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È Morisi a cercarli. “Cerco qualcuno con cui divertirsi, bere, sballarsi, quando sareste liberi? Perché io sono già in onda (…) Ospito e ho anche divertimento”. Alexander si dice pronto a muoversi con un amico. La tariffa è di 4500 euro, duemila euro da versare subito, “il resto dopo quando siamo lì”. “Fatemi uno sconto…” scrive Morisi. “Basta che siete seri e non mi prendete in giro” aggiunge. “Certo, facciamo bene il nostro lavoro, non è la prima volta”. “Ok, per me è la prima volta” risponde l’ex dirigente della Lega.

I due partono da Milano alle 4.37 del mattino e arrivano a Belfiore alle 6.30. La giornata, e la carriera politica del braccio destro di Salvini, terminerà 12 ore dopo con l’arrivo dei carabinieri.
 

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