Leo (Mef): “Riforma del Fisco entro marzo. Le aliquote Irpef scenderanno da quattro a tre”

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MILANO – Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, riapre il cantiere del Fisco. Dal Forum dei commercialisti detta l’agenda del governo: delega a marzo, con intervento sulle aliquote Irpef. Palla in calcio d’angolo, invece, sulla divisiva riforma del catasto: non c’è bisogno di accelerare.

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Le aliquote Irpef scenderanno a tre

Sull’Irpef “abbiamo a disposizione un lasso temporale abbastanza ampio, la legislatura: quindi un primo intervento si può articolare passando dalle 4 aliquote a 3 per poi progressivamente ridurre ulteriormente. Sui numeri stiamo ragionando e questo sarà coerente con le risorse a disposizione”, ha detto Leo. “Abbiamo visto che nella legge finanziaria Draghi si è passato a un meccanismo a 4 aliquote. Noi tentiamo di addolcire la curva delle aliquote. Perché si può addolcire? Perché in combinato con questo si possono rivedere dei meccanismi di tax expenditure. Quindi all’inizio lavorare su ipotesi a 3 aliquote – i numeri li stiamo perfezionando e non mi sento di dare anticipazioni in questo sento – ma penso che un meccanismo a 3 aliquote possa essere uno start up, in vista poi di ridurlo ulteriormente”, ha spiegato Leo. “L’attuale Irpef, è una sorta di colabrodo: tantissime aliquote flat, tutto un sistema che si muove a macchia di leopardo. E’ necessario – ha concluso – mantenere una progressività, addolcirla, in vista di arrivare ad un meccanismo sostanzialmente flat per tutte le categorie dei contribuenti”.

Leo: “Sui conti resteremo prudenti, ora lavoriamo per ridurre l’Irpef”

Quattro pilastri della legge delega

Parlando in generale della legge delega di riforma fiscale, l’indicazione giunta da Leo è di portarla al Consiglio dei ministri tra fine febbraio e “la prima decade di marzo al massimo”. Quanto ai contenuti, ha articolato quattro ambiti. “Certamente terremo qualcosa della delega Draghi ma l’idea è razionalizzarla, fare qualcosa che si fece negli anni ’70”. 

La prima parte riguarderà i “principi generali della delega, vale a dire principi di diritto interno e internazionale”; nel contempo – ha aggiunto – si interverrà sulle lacunosità dell’ordinamento. Poi vi sarà una parte che riguarderà nello specifico i tributi: “Interverremo su Irap, Ires, Iva, contributi diretti, accise, giochi, tributi enti locali: vogliamo fare una razionalizzazione dei diversi tributi”. Parte importante è poi quella dei procedimenti: “innanzitutto vogliamo semplificare il procedimento dichiarativo, e intervenire in una logica di semplificazione” di scadenze e poi nell’accertamento; ed ancora semplificare le regole del contraddittorio, l’autotuela, il sistema sanzionatorio. “Oggi – ha osservato Leo – le sanzioni sono fuori linea rispetto ai partner europei e anche per le sanzioni penali bisognerà procedere a restyling”. “Bisognerà intervenire sul contenzioso – ha aggiunto – si devono razionalizzare alcuni studi”. E ha quindi indicato che “l’ultima parte è il materiale, quindi i testi unici. Abbiamo già avviato la rivisitazione dei testi unici a cui dovremo integrare ciò che faremo con i provvedimenti della legge delega per arrivare al codice. Quindi, parte generale, tributi, procedimenti e materiale”.

Catasto, “non serve accelerare”

L’Italia non è “la Cenerentola dell’aggiornamento dei valori catastali, anzi. I nostri valori catastali non meritano un’accelerazione nell’aggiornamento, negli altri Paesi la rivalutazione è ben più datata”, ha detto sempre Leo sull’attesa riforma del catasto. “Bisognerà fare chiarezza – ha sottolineato – se andiamo a vedere i paesi dell’ Ue quasi nessun paese ha fatto un aggiornamento dei valori immobiliari, per esempio in Austria dal 1973 non è stato fatto alcun aggiornamento, in Belgio 1975, in Francia dal 1970, in Germania dell’Ovest dal 1964 e nella Germania dell’Est si risale al ’35…i nostri sono del 1988-89”.

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