Letta: “Serve un’iniziativa europea per portare via il grano bloccato a Odessa”

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“Da Medvedev è arrivata una doccia gelata. Ma l’Italia è in prima fila e questo è un ottimo segnale”. Commenta così Enrico Letta la bocciatura del piano italiano per la pace in Ucraina da parte del presidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente, Dmitri Medvedev. Intervenendo alla trasmissione Oggi è un altro giorno su Rai1, il segretario del Pd ha sottolineato: “Se c’è una priorità in questo momento, è un’iniziativa umanitaria e militare per portare via il grano bloccato nel porto di Odessa”. Ma, ha ammesso, “i russi il permesso non lo daranno mai”. Eppure, ha confermato, serve “un’iniziativa di alcuni Paesi europei per andare fisicamente, con l’accordo dei Paesi del Sud del mondo, a prendere il grano. Sarebbe un’operazione che comporterebbe gravi rischi, ma se non si prende milioni di persone moriranno di fame”.

Letta è poi tornato a parlare della politica nazionale, ribadendo che “Salvini sta facendo di tutto per far cadere il governo”. Accuse relative soprattutto alla linea di opposizione del leader leghista rispetto al ddl concorrenza e alle concessioni balneari. Comunque, ha chiarito il dem, “non penso che il governo rischi su questioni come catasto e balneari. Ora è assolutamente fondamentale rimettere i punti sulle ‘i’. Abbiamo 200 miliardi dall’Europa, dobbbiamo spenderli bene”. Soldi per l’attuazione del Pnrr che l’Italia deve spendere attuando subito le riforme, come richiesto da Bruxelles. Un monito, però, che ha suscitato le ire di Salvini. “Trova ogni occasione per fare il gioco dello scaricabarile su Bruxelles – attacca Letta – tutto quel che può dire contro Bruxelles lo dice. Ma ora usiamo quei soldi e usiamoli per bene, poi discuteremo di tutto il resto”.

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Salvini durante la registrazione della puntata di Porta a Porta replica: ” Letta non mi ama e non capisco perchè, dovremmo essere tutti uniti. Se per sfasciare il governo intende aver vinto la battaglia contro la tassa sulla casa, allora la rivendico. E comunque rispetto alla questione delle concessioni balenari stiamo lavorando a un accordo”. Poi, tornando all’Ucraina, ha sottolineato: “Mi auguro che non ci sia un altro voto sull’invio di armi a Kiev. Sarebbe un errore madornale”.

Di guerra si è parlato anche in Senato, perchè l’Aula ha respinto la richiesta del Movimento 5 Stelle al premier Draghi, di riferire a Palazzo Madama prima del Consiglio europeo a Bruxelles (dedicato proprio al conflitto in Ucraina) del 30 e 31 maggio.

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