Ma c’è ancora “quella certa idea dell’Italia” di cui parlavamo sempre con Eugenio Scalfari, considerandola il principio ispiratore e insieme il perimetro ideale di un quotidiano come Repubblica?
Era una formula antica di Piero Gobetti, attualizzata per definire la comunità culturale che si riconosce nel giornale, formata a ugual titolo da chi lo scrive e chi lo legge: giustizia, libertà, la quota di uguaglianza che è possibile in democrazia, evitando esclusioni, l’Europa come scelta e come obbligo, l’Occidente come orizzonte, la modernizzazione del Paese come impegno, nella coesione sociale e nell’emancipazione dai suoi demoni della sinistra, incalzata a diventare radicale nei suoi principi, liberale nel metodo, riformista nella pratica di governo di un’identità finalmente risolta.
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