L’icona trans Caitlyn Jenner si candida in California

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NEW YORK – La riconferma di Gavin Newsom alla guida della California dovrà passare da una sfidante inattesa: Caitlyn Jenner. Star dei reality tv con Kim Kardashian, oro nel decathlon alle Olimpiadi di Montreal ’76, icona americana dei transgender, a 71 anni Jenner ha annunciato la sua candidatura tra i repubblicani. L’obiettivo è vincere la “recall election”, l’elezione anticipata al 2021, rispetto alla naturale scadenza dell’8 novembre 2022, in cui gli elettori possono mettere fine in anticipo al mandato del governatore attraverso un voto richiesto con petizione.

Finora sono state raccolte più di un milione e mezzo di firme. La storia ricorda il precedente del 2003 quando lo sbiadito governatore Gray Davis venne bocciato nella “recall election” dai californiani, che gli preferirono una star di Hollywood, Arnold Schwarzenegger, ultimo repubblicano ad aver vinto. Non sarà facile ripetersi. Il democratico Newsom, dopo un periodo di crisi, è risalito nei sondaggi, in coincidenza con il netto miglioramento dei dati legati alla pandemia. Secondo un rilevamento di Public Policy Institute of California, solo il quaranta per cento dei votanti è a favore di un voto anticipato e più del cinquanta per cento approva il lavoro del governatore. Ma Jenner può avere un impatto imprevedibile, considerato il poco tempo per fare campagna: è una celebrità televisiva, star del reality con Kim Kardashian, e attivista di diritti civili, in difesa dei transgender. “Serve una guida onesta e con una visione chiara – ha scritto nella sua prima dichiarazione ufficiale – per riportare nel Golden State quel bagliore che un solo partito ha ridotto, mettendo la politica sopra gli interessi della gente”.

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Nata nello Stato di New York come William Bruce Jenner, un passato da campione di football e decatleta, l’ex atleta annunciò la sua transizione di genere nel 2015, a 66 anni. Da allora ha adottato il nome di Caitlyn, e cambiato ufficialmente il genere. E’ stato in quel periodo che è diventata una star di un reality, “I Am Cait”, incentrato sul tema della transizione di identità sessuale, e che fece di lei la transgender donna più famosa al mondo. Sostenitrice di Donald Trump, Jenner ha preso le distanze da lui nel 2018 dopo la decisione dell’ex presidente di vietare agli studenti transgender il diritto di scegliere a scuola in quale bagno andare. “Le mie speranze su di lui erano mal riposte”, commentò Jenner.

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Non sarà la candidata trumpiana, e neanche di quella parte di elettorato poco incline ai temi transgender, ma è un personaggio che catalizzerà su di sé nei prossimi mesi l’attenzione dei media, un aspetto decisivo in uno Stato così esteso come la California. Non avrà l’appoggio di Trump, ma potrà contare su qualche suo vecchio consulente. A capo di un patrimonio personale di oltre cento milioni di dollari, Jenner ha messo in piedi un super team formato dal re dei sondaggisti conservatori Tony Fabrizio, gli strateghi Ryan Erwin e Tyler Deaton, che hanno lavorato in passato con Trump. La comunicazione è stata affidata a Steven Cheung, ex consigliere del tycoon, e uomo che guidò la campagna proprio di quello Schwarzenegger di cui Jenner spera di ripetere il successo. 

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