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L’inferno di Leopoli: missili russi distruggono un deposito di carburante

La Russia afferma di aver “distrutto” ieri “vicino a Leopoli” una “grande base di carburante” usata per i rifornimenti ai militari ucraini. Secondo il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca citato dall’agenzia Tass, il sito “vicino a Leopoli” veniva utilizzato per i rifornimenti alle “truppe ucraine nelle regioni occidentali dell’Ucraina e vicino Kiev” ed è stato “distrutto” con missili “a lungo raggio” e ad “alta precisione” durante un attacco aereo. Un uomo è stato arrestato sul luogo di uno dei due attacchi con razzi che hanno colpito la città ieri perché sospettato di spionaggio. Lo riferisce il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyy, aggiungendo che la polizia ha accertato che l’uomo aveva registrato il volo dei un razzo fino all’obiettivo e ha trovato sul suo cellulare foto di checkpoint della regione che aveva inviato a due numeri di telefono russi. I razzi hanno colpito, oltre all’impianto di stoccaggio petrolifero, anche una struttura industriale non specificata, ferendo almeno cinque persone. Anche ore dopo gli attacchi, una fitta coltre di fumo e fiamme erano visibili sulle periferie di Leopoli.



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