L’Italia in un calice a Bologna: assaggiamola insieme

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 “La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro”. Immagine potente quella cantata da Lucio Dalla. Una magia da provare a percorrere insieme nella sua Bologna. Il 5 e il 6 novembre, all’imbrunire, appena cala il sole si accendono i calici: nelle due giornate del festival, C’è più Gusto, a Palazzo Re Enzo, alle 17:40 il profumo in cui tuffarsi sarà quello del vino, in due masterclass da non perdere. Protagonisti nella Sala Re Enzo, due storie di successo di famiglie imprenditoriali che stanno scolpendo il futuro dei grandi rossi italiani. Sabato, “La lunga attesa del Carapace”, degustazione dei vini delle Tenute Lunelli a partire dal Sagrantino, con Alessandro Lunelli, amministratore delegato Tenute Lunelli, che ha definito il suo Carapace Lunga Attesa “un punto d’arrivo” per eleganza e intensità. Il manager dialogherà con Luca Ferrua, direttore de Il Gusto, in una masterclass che unisce racconto, gusto e curiosità. Domenica, invece, stessa location e stesso orario (le 17.40), scende in campo uno dei vini più amati al mondo: Il Brunello di Montalcino, accompagnato dal fratello Rosso, dell’azienda Mastrojanni. A raccontare le sfumature del re dei rossi italiani e di un terroir che tutto il mondo ci invidia, là “dove batte il cuore della Toscana” (dal nome della masterclass) sarà Giulia Härri, giovane enologa dell’azienda viticinicola del Polo del Gusto di Riccardo Illy. 

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Ma non è tutto. Non c’è vino senza convivio, ed ecco domenica 6 mattina alle 12:40, nella Sala Re Enzo, farsi largo lo champagne di Nicolas Feuillatte in abbinamento ai gioielli del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, col presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, in un binomio – bolla e bomba – esplosivo per definizione.
Il viaggio fra le vigne d’Italia continua. E allora ci sono due tappe che i wine lover devono inserire nel proprio percorso bolognese, entrambe negli spazi del Mercato del Gusto nella Sala del Podestà. Qui per entrambe le giornate, ci saranno gli stand del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e, a fare gli onori di casa, l’Enoteca Emilia Romagna, con il presidente Davide Frascari.  Il Consorzio abruzzese presenterà il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano, il Cerasuolo, il Pecorino, ma anche la Passerina e l’Abruzzo Spumante, al centro di degustazioni tematiche. “Porteremo in questa vetrina dell’eccellenza enogastronomica una selezione dei nostri produttori in modo da rafforzare la reputazione dell’Abruzzo e dei suoi vini, per chi già ci conosce o ha avuto la fortuna di passare le sue vacanze nella nostra regione e, nello stesso tempo, lanciare un invito a chi ancora non ha avuto modo di scoprire le nostre denominazioni in un territorio tutto da vivere”, dice  Alessandro Nicodemi, il presidente del Consorzio, che sempre più ha i riflettori accesi sull’enoturismo. Tasting guidati e focus enoici anche nello stand dell’Enoteca Emilia Romagna che sfodera “l’artiglieria” di tutti i suoi vitigni, dal Lambrusco all’Albana fino al Sangiovese. per mostrare al pubblico la ricchezza e varietà delle sue etichette.
E per il capitolo “una chitarra e un bicchiere di vino” (come canta Guccini ne L’osteria dei poeti), Lunelli sarà protagonista anche del Suono del Gusto, sabato alle 19.30 con Bandakadabra e la cantante Sintesi. 

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