L’omaggio di Draghi a Ugo La Malfa: “Grazie a lui l’Italia divenne un modello per l’Europa”

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“Ugo La Malfa è stato uno dei principali costruttori della Repubblica. A quello che lui chiamava ‘non-governo’  ha contrapposto il coraggio delle riforme economiche  e sociali”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto alla Camera alla presentazione del “Portale Ugo La Malfa – scritti, discorsi, epistolario,  multimedia”. All”evento hanno partecipato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e del presidente della Camera, Roberto Fico.

“Antifascista, la sua opposizione al regime gli costò un arresto e  la degradazione militare, prima dell’espatrio in Svizzera” ha continuato il premier. “Ma La Malfa portò i valori  liberali e democratici del Partito d’Azione nel Comitato di liberazione nazionale e  in una nuova casa, quella che fu la sua casa, il Partito repubblicano italiano. In politica estera agì da convinto atlantista ed europeista. Nel dopoguerra – ha continuato Draghi – La Malfa è stato uno dei padri del miracolo economico.

Ugo La Malfa  Ministro del Commercio Estero nel Governo De Gasperi, Ugo La Malfa guidò infatti la liberalizzazione  degli scambi. Nel 1951, abbassò i dazi del 10% e aprì le frontiere al libero commercio, malgrado gli piovessero contro accuse di voler distruggere l’economia italiana e di esporre  l’industria alla concorrenza sregolata. A motivarlo era la convinzione che fosse invece necessario stimolare l’economia del Paese con la concorrenza, soprattutto al Sud.

“Grazie a La Malfa, l’Italia divenne un modello  per l’Europa – ha ricordato il presidente del Consiglio – Altri Paesi, come Francia e Inghilterra, rinunciarono poco dopo alle  barriere doganali. L’Europa tutta si avviò verso un regime di liberalizzazione del  commercio, che sarebbe culminato nel Trattato di Roma e nella Comunità economica  europea”.

Quando l’Italia scelse l’America

“L’archivio digitale degli scritti politici di La Malfa, dei suoi discorsi, del suo epistolario non è soltanto un viaggio nella nostra memoria collettiva. È un tesoro nazionale, da preservare per le generazioni future ma anche per noi ora” ha concluso Draghi. 

Il portale dedicato dalla fondazione che porta il nome dello statista ha messo dunque a disposizione del pubblico agli scritti, discorsi parlamentari e politici, lettere e documenti multimediali. “È un contributo alla storia della Repubblica, a memento e guida per il cammino che rimane da percorrere”, ha sottolineato Claudia La Malfa, studiosa di storia dell’arte e nipote dell’ex segretario del Pri, a cui la Fondazione ha affidato il ruolo di curatrice della raccolta per il portale, avviata nella primavera 2020 e presentata oggi alla Camera. “Speriamo – ha aggiunto la storica – di mettere online l’opera omnia, attivando collaborazioni con Stato e privati. Stiamo costruendo percorsi didattici, tirocini e corsi di formazione con le università”.

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