“Lombardia resta zona bianca anche a Natale”: l’annuncio del governatore Fontana

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La Lombardia resterà zona bianca anche a Natale. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine di un evento sulle Olimpiadi del 2026. “Nonostante i numeri stiano crescendo in maniera fortunatamente non esponenziale – ha aggiunto – i dati di oggi confermano il non superamento delle soglie di allerta dei posti letto occupati in area medica e nelle terapie intensive. Questi dati saranno valutati venerdì dalla cabina di monitoraggio dal Ministero e Istituto Superiore di Sanità che, quindi, confermeranno la zona bianca”.

“Una bella notizia per i lombardi che si sono impegnati tanto e che, con la grande adesione alla campagna vaccinale, hanno mostrato un grande senso civico. Ora però – ha continuato il governatore – dobbiamo fare ancora uno sforzo e continuare a impegnarci con la terza dose e anche con la prima, per chi ancora non l’avesse fatta.  È ormai assodato che ciò che sta consentendo di convivere con il virus sono le vaccinazioni”. “Se poi continueremo ad osservare – ha concluso – anche quelle buone norme sul distanziamento e sull’uso della mascherina in luoghi dove sono presenti assembramenti e sul lavaggio frequente delle mani, potremmo riuscire ad allontanare, anche nelle prossime settimane, il rischio di misure più restrittive.

La notizia della zona bianca arriva all’indomani della scoperta in Lombardia di quattro casi di variante Omicron. “Da quello che mi dicono il presidente Fontana e la vicepresidente Moratti la situazione è ancora ampiamente sotto controllo”, ha detto il sindaco Beppe Sala. “Purtroppo non capisco come non si possano accettare i dati scientifici, che dicono che in terapia intensiva ci finiscono quelli non vaccinati per la stragrandissima maggioranza, oppure i vaccinati che hanno anche altre patologie – ha aggiunto a margine della presentazione del progetto Bicocca Lab -. Quindi siamo sempre lì: vacciniamoci e teniamo lontane le varianti. Le varianti da quello che si capisce si diffondono rapidamente ma forse sono meno aggressive. Dobbiamo conviverci”.

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