L’oro del calcio è ancora del Brasile, Spagna ko ai supplementari

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Cinque anni dopo il trionfo di Rio de Janeiro, il Brasile conquista il secondo oro olimpico nel calcio della sua storia. A Yokohama la nazionale di calcio verdeoro supera ai supplementari la Spagna per 2-1 e torna a festeggiare nello stesso stadio che nel 2002 fu teatro della vittoria di Ronaldo e compagni ai Mondiali nippo-coreani.

Rabbia Spagna

Delusione cocente, invece, per la Rojita con mister De La Fuente che per l’occasione poteva contare su ben 6 giocatori protagonisti al recente Europeo portato a casa dall’Italia, ovvero Unai Simon, Pau Torres, Dani Olmo, Pedri, Eric Garcia e Oyarzabal. La prima chance del match arriva al 16′ ed è per le furie rosse, con Diego Carlos che rischia un’autorete dopo un maldestro intervento al quale rimedia lui stesso spazzando il pallone sulla linea di porta. Quando la prima frazione si avvia ormai verso la conclusione, i verdeoro trovano il vantaggio. In pieno recupero, un cross lungo dalla sinistra viene rimesso dentro da Daniel Alves che trova Cunha per l’1-0, con l’attaccante dell’Hertha Berlino che mette dentro sfruttando anche la dormita di Pau Torres.

Malcom regala l’oro al Brasile

Nella ripresa, la Spagna pareggia i conti al 61′ quando Soler dalla destra mette in mezzo un’ottima palla che viene spinta in rete da Oyarzabal. La ripresa termina così sull’1-1. Dopo un primo tempo supplementare nel quale regna l’equilibrio, il match si decide al 4′ della ripresa quando Malcom riceve da Antony dalla destra, sfugge a un distratto Vallejo, infilando poi in rete con il piatto sinistro. Un gol che vale la medaglia d’oro per gli uomini allenati da Andrè Jardine. Un successo dal grande valore anche per Daniel Alves, che a 38 anni conquista il quinto trofeo internazionale con la nazionale brasiliana dopo i due successi in Copa America e altrettanti in Confederations Cup. A completare il podio è il Messico, che in precedenza aveva battuto 3-1 il Giappone nella finale per il bronzo.

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