“Ai confini della Tv. In televisione non si può più sperimentare. E così succede che i Gialappi iniziano domenica il programma su Tv8 e io sulla Nove. Tiè”. Eccola Luciana Littizzetto, ospite anche lei del Salone del libro e protagonista del caso televisivo del momento, dopo l’addio alla Rai e il passaggio con Fabio Fazio a Discovery.
Littizzetto partecipa a un evento organizzato dal Salone insieme alla Gialappa’s. “Che inquietudine quando in prima fila c’è qualcuno che non ride. Succede anche a me a Che Tempo”, dice. E gli altri: “Magari quello in prima fila è Salvini!”. Littizzetto: “Ma va’, a Che Tempo Salvini non viene, la busta gliel’hanno consegnata tante volte ma non viene”. E ancora: “A Che Tempo mi fanno entrare sempre dopo. E le mie zie mi dicono: ‘Vai in onda troppo tardi. Fatti mettere prima’.
Luciana Littizzetto ride e scherza con il gruppo, ma non nasconde il suo pensiero. Ai Gialappi dice chiaramente: “Preparatevi al politicamente corretto. Ormai quando scrivi sai qual è il tariffario delle polemiche che ti travolgeranno. Il comico non è politicamente corretto altrimenti non fa ridere. Ed è per questo che ci vedremo tutti alla Nove”.
E poi, riferito al tweet di Matteo Salvini che li ha ironicamente ‘salutati’ dalla televisione pubblica, una riflessione dal sapore amaro. “Pensa te: ‘Belli ciao’ da un vicepresidente del consiglio!”.
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