Luciano Garofano, ex capo del Ris, nel pool della difesa di Alessia Pifferi: analizzerà il biberon di Diana

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Il generale Luciano Garofano, l’ex comandante del Ris di Parma in congedo dall’Arma e genetista forense, entra nel pool dei consulenti nominati dalla difesa di Alessia Pifferi, la 37enne arrestata a Milano per omicidio volontario aggravato per aver abbandonato per sei giorni in casa la piccola Diana, la figlia di un anno e mezzo morta di stenti.

A conferire l’incarico a Garofano, negli ultimi anni spesso ospite in tv per le sue competenze in materia, sono stati i difensori della donna, gli avvocati Solange Marchignoli e Luca D’Auria, nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dal gip Fabrizio Filice e che riprenderà venerdì prossimo per la nomina dei periti che dovranno effettuare una serie di analisi.

Gli accertamenti biologici e chimico-forensi riguardano il biberon di Diana

Gli accertamenti biologici e chimico-forensi riguardano il biberon – di questo se ne occuperà Garofano -, una bottiglietta d’acqua e una boccetta di ‘En’ trovati in casa vicino al corpo della bimba.

I due legali, che si sono visti rigettare per due volte l’istanza di una consulenza neuroscientifica sulla loro assistita, a luglio avevano già incaricato Giuseppe Sartori, ordinario di neuropsicologia forense e neuroscienze cognitive all’Università di Padova e Pietro Pietrini, professore di biochimica clinica e biologia molecolare clinica all’Università di Pisa. Ora si aggiunge l’ex capo dei Ris.

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