L’ultimo saluto a Galeazzi tra ricordi, sorrisi e aneddoti: “Le sue telecronache erano il top” di Luca Pellegrini

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Roma saluta Giampiero Galeazzi nella camera ardente allestita in Campidoglio. Il feretro e i familiari sono stati accolti dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore a turismo sport e grandi eventi Alessandro Onorato. Amici, sportivi e giornalisti hanno voluto omaggiare un personaggio che ha fatto la storia della televisione italiana. Tra questi anche il bronzo olimpico di Atene Bruno Mascarenhas e il presidente della Lazio Claudio Lotito: “C’era un grande rapporto di amicizia e grande stima. Un laziale autentico, discreto e con grande competenza: ricevevo spesso telefonate di incitamento”. Tanti ex-colleghi sono accorsi alla camera ardente, ricordando momenti trascorsi assieme e qualche episodio goliardico. “Non ha mai scritto nulla per i collegamenti, andava a braccio perché sapeva come raccontare le cose – racconta la collega in Rai Ivana Vaccari – A volte, come tutti scivolava. Una volta in un collegamento sul Roland Garros non riusciva a ricordare il nome del tennista che doveva affrontare Agassi e alla fine disse ‘da me non lo saprete mai, linea allo studio’ “.

Di Luca Pellegrini

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