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L’Unione europea si riunisce a Kiev, vertice di governo con Zelensky. Von Der Leyen e Borrell: “Stiamo con l’Ucraina”

Si può davvero definire un vertice di guerra. La Commissione europea è arrivata oggi a Kiev per incontrare il governo e i vertici ucraini proprio mentre la Russia sembra pronta a far scattare una nuova offensiva. Un summit che cade a pochi giorni dalla decisione americana e di diversi partner europei di intensificare le forniture militari al Paese che sta subendo l’aggressione del Cremlino.

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Nella capitale Ucraina sono arrivati stamani la presidente dell’esecutivo europeo, Ursula Von Der Leyen, con altri quindici commissari tra cui Paolo Gentiloni e il responsabile della politica estera, Josep Borrell. “La visita del Collegio – si legge in una nota – è un forte simbolo del sostegno della Commissione all’Ucraina di fronte all’aggressione immotivata e ingiustificata della Russia. L’incontro tra la Commissione e il governo ucraino sarà l’occasione per scambiare informazioni sui numerosi settori di cooperazione tra l’Ue e l’Ucraina e discutere dell’imminente ricostruzione e del percorso europeo del Paese. È anche un’opportunità per approfondire ulteriormente la cooperazione con l’Ucraina”.

Dalla Difesa alla ricostruzione: i dossier sul tavolo

Von Der Leyen ha sottolineato quanto sia  “bello essere tornata a Kiev, la mia quarta volta dall’invasione della Russia. Questa volta, con la mia squadra di Commissari. Siamo qui insieme per dimostrare che l’Ue sostiene l’Ucraina più fermamente che mai. E per approfondire ulteriormente il nostro supporto e la nostra cooperazione”.

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Durate i colloqui oltre al sostegno per affrontare l’avanzata di Mosca, inevitabilmente si discuterà di come aiutare l’Ucraina dal punto di vista economico. “Arrivato a Kiev per trasmettere il più forte messaggio di sostegno dell’Ue a tutti gli ucraini che difendono il loro Paese. L’assistenza dell’Ue – ha sottolineato Borrell – ha raggiunto i 50 miliardi dall’inizio della guerra della Russia. L’Europa è rimasta unita all’Ucraina fin dal primo giorno. E starà ancora con voi per vincere e ricostruire”.

Una difficile integrazione

Ma anche di come seguire il processo per l’ingresso di Kiev nell’Ue. Si tratta di un percorso ancora molto lungo. Lo status di candidato può, però, già permettere di rendere più praticabile alcune forme di integrazione, in particolare commerciale. Ed è questo l’aspetto su cui scommette Zelensky. Una scommessa che nasce anche da un interesse condiviso: la ricostruzione. L’Ucraina ha già bisogno e ne avrà ancor di più in futuro di aiuti per rimettere in piedi un Paese bombardato e il cui tessuto industriale e finanziario è stato seriamente compromesso. Gli interessi in gioco relativi a 40 milioni di persone sono altissimi. E soprattutto reciproci. E l’Ue ha già iniziato a stanziare le prime somme a questo riguardo.

Oggi, dunque, si terranno una serie di colloqui bilaterali tra i commissari e i ministri. Domani il vero e proprio summit (nel frattempo alcuni esponenti della Commissione torneranno a Bruxelles anche per una questione di sicurezza) cui parteciperà anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Anche se – come ormai accade da diverso tempo – sta emergendo anche in questa occasione il dissapore evidente tra Von der Leyen e Michel. Quest’ultimo è già andato in visita un paio di settimane fa a Kiev. Domani arriverà in Ucraina da solo. Commissione e Consiglio, insomma, fanno di tutto per dividersi e non andare d’accordo.




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