M5S, nasce “Italia Più 2050”. Carlo Sibilia: “Un ponte verso la base a disposizione del nuovo Movimento di Grillo e Conte”

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“Un ponte verso il territorio a disposizione del nuovo M5S di Grillo e Conte”. Questo è per Carlo Sibilia, uno degli animatori, “Italia Più 2050”, l’associazione il cui simbolo è stato depositato nei giorni scorsi. Non è il Movimento 2.0 che sarà svelato ad aprile ma l’evoluzione di “Parole Guerriere”, la corrente che si trasforma in uno strumento messo nelle mani dell’ex premier, nel tentativo di facilitare il collegamento con la base. È una associazione culturale, per ora, che non è escluso diventi lista d’appoggio dei 5S. “Chissà, non abbiamo la palla di vetro”, si limita a dire il sottosegretario all’Interno.

M5S: nasce l’associazione ‘Italia Più 2050’, nel solco di Grillo e Conte

Un passo in avanti verso la nuova Cosa grillina. Già il nome, Italia Più 2050, richiama il traguardo-slogan del guru genovese.
“Italia Più 2050  nasce come associazione culturale che si muove nel solco tracciato da Beppe per un movimento nuovo guidato da Conte. Dopo aver fatto diversi incontri, dal 2017 in poi, sulle aree tematiche del Movimento,  ripartiamo con gli obiettivi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile”.

È stato Grillo a chiedervi di depositare questo simbolo?
“No, non è stato lui. Ma è ovvio che il nostro è uno strumento a disposizione del Movimento, di cui continuiamo a fare parte con rinnovata forza e orgoglio. Parliamo ai giovani al primo voto, ai tanti sfiduciati, alla società civile e a tutti coloro che sentono parlare di transizione ecologica e vogliono capire cos’è, per realizzarla. Soprattutto abbiamo radici sul territorio e vogliamo dare un segno di vicinanza ai sindaci e agli amministratori, che sono rimasti orfani e non hanno più un punto di riferimento. Chi si occupava di loro nei 5S, Ignazio Corrao, è passato in un altro soggetto politico. Abbiamo perso contatto con questa realtà”.

Un azzardo immaginare che “Italia Più 2050” si trasformi in una lista elettorale?   
“Io non ci vedrei altre cose, al momento. Vogliamo portare avanti un’azione culturale in appoggio di quella politica. Fare formazione. E, ripeto, costruire un ponte verso il territorio”.

I maligni la immaginano come collocazione per i parlamentari al secondo mandato che non potranno ricandidarsi sotto il simbolo dei 5S.
“Non è il tempo di malignità e polemiche. Offriamo un supporto, costruttivo, al momento non siamo né una lista né certamente un nuovo partito. Siamo molto legati alle idee che Conte vuole realizzare: con lui faremo un salto di qualità, che porta entusiasmo. Vogliamo portare la nostra esperienza in questa nuova fase che punta a farci diventare una forza politica più matura, senza zavorre e bizantinismi”.

Il riferimento è a Rousseau.
“Proprio così. Rousseau si era trasformato in un partito dentro il Movimento, che veniva finanziato dai parlamentari dei 5Stelle per andare contro i 5Stelle. Noi di Parole Guerriere lo dicevamo fa tempo, ora l’hanno capito tutti. Anche Casaleggio che infatti vuole prendere altre strade, offrirsi ad aziende e altri partiti”.

Intanto il tesoriere del Movimento ha aperto un conto corrente in cui far confluire i versamenti degli eletti. Si realizza dopo anni l’autonomia finanziaria dei 5S?
“Credo proprio di sì. Un passo necessario perché, a fronte dei nostri contributi, bisogna vedere finalmente che si realizza qualcosa. Io a Rousseau ho versato 250 mila euro, in questi anni, e non ho potuto finanziare alcuna attività sul territorio, tutto è rimasto a livello centrale. Ma le pare normale?”.

M5S apre conto corrente per sottrarre soldi a Rousseau. Nuovo statuto, l’ipotesi: i candidati non saranno più scelti sulla piattaforma online

C’è chi, come Cancelleri e altri, chiede che la piattaforma online non venga più utilizzata per scegliere i candidati.
“Lo strumento informatico deve essere usato per consultare i cittadini sui temi: prima vengono le idee e poi le facce. Il limite di Rousseau è che finora è stato associato a soldi e candidati. Non è più funzionale così, le rigidità non servono. Basti pensare al voto su Draghi”.

In che senso?
“Chi aveva chiesto la consultazione online sull’appoggio al nuovo governo non ha accettato il responso e ha ugualmente votato contro…”.

Dopo Pasqua nascerà il nuovo Movimento. Lei come  lo vede? Avete votato la forma-direttorio per la governance ma ora c’è un leader incoronato nei fatti da Grillo.
“Vedo Conte alla guida di una struttura che sia ramificata, capillare, che abbia responsabili regionali e locali. Quando abbiamo perso il collegamento con la periferia è cominciata la nostra crisi. Italia Più 2050 ha questa funzione, tornare sul territorio”.  

Siete i primi fan di Conte. Lei legge più continuità o rottura nel governo Draghi rispetto all’esperienza precedente?
“Io vedo molte scelte in continuità. Per uscire al più presto dalla pandemia ci guida il buonsenso, oggi come ieri: anche Draghi ha posto in atto provvedimenti di chiusura, com’era normale. Sul Mes le parole del nuovo premier e del suo predecessore coincidono. E la prospettiva dell’attuale governo è sempre legata ai fondi di Next Generation Eu, che partono dal Conte II…”.

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