M5S, Nesci assicura: “Italia più 2050 è un’associazione nata per sostenere Conte. Lo stop alle ricandidature? Grillo ha ragione”

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Si dice che possa essere il nuovo 5S o più semplicemente il rifugio elettorale dei parlamentari giunti al secondo mandato, cui Beppe Grillo ha esplicitamente sbarrato la strada della ricandidatura. Ma “Italia più 2050”, il simbolo battezzato dagli esponenti di “Parole Guerriere”, altro non  è che “un’associazione culturale nata per dare una mano a Conte nel rapporto con i territori”: è pronta a giurarlo la deputata calabrese Dalila Nesci, sottosegretario ai rapporti con il Parlamento. Il fratello Diego ha materialmente (e brevettato) il logo.

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Beppe Grillo ha esplicitamente lodato la vostra iniziativa, sulla cui vera natura il dibattito è aperto.

“Ci fanno piacere le parole di Beppe: noi ci muoviamo nel solco da lui indicato: siamo un’associazione culturale nata per dar corpo alla visione 2050, il traguardo della transizione ecologica. Offriamo questo strumento alla nuova  leadership di Giuseppe Conte per agevolare la strutturazione del movimento sul territorio, che ancora – in tutta onestà – manca”

Quanti siete?

“Quelli di ‘Parole guerriere’: i nostri documenti sono stati firmati da un numero di parlamentari oscillanti fra 40 e 70. Ma noi parliamo alla società civile, agli amministratori: si sono iscritti sindaci di tutte le parti politiche, il nostro primo cittadino di Matera, il presidente della provincia di Taranto e amministratori del Vibonese. Stiamo creando delle oasi di formazione permanente. Vede, noi abbiamo una rete fitta di rappresentanti negli enti locali, che hanno bisogno di risposte”.  

Ma perché “Italia più 2050” nasce ora? Sono stati i vertici a suggerirlo o è stata una vostra intuizione?

“La seconda che ha detto. È l’evoluzione di ‘Parole Guerriere’, nata nel 2017. Ci siamo mossi sempre in trasparenza, sul territorio e in Parlamento. Perché adesso? È chiaro che cerchiamo di essere più vicini alla nuova linea politica, a una traccia di pensiero che parte dalla transizione ecologica. Il movimento cambia, la responsabilità governativa ci ha fatto maturare”.

Fino al punto da scoprire le correnti? Dopo di voi è nata ‘Innovare’, un’altra associazione costituita da parlamentari 5S.

“La libertà di associarsi è garantita dalla Costituzione. Ben vengano le aggregazioni. Poi, sa, le etichette non servono a molto. Ci riconosciamo tutti nei valori di 5Stelle e ne conosciamo l’evoluzione. Non c’è spirito competitivo”.

Che ne pensa del tetto ai due mandati ribadito da Grillo? Molti di voi non potranno ricandidarsi.

“Ha fatto bene Grillo a fissare il paletto dei due mandati. Ma ha anche detto che salvaguarderà le esperienze acquisite. Mi sembra un ragionamento coerente e giusto”.

Cosa intende per “salvaguardare le esperienze”?

“Non lo so, bisognerebbe chiedere a Grillo. Ma io ho molta fiducia nella nuova fase, saranno lui e Conte trovare i modi per far sì che non siano disperse le competenze accumulate. Ci penseremo poi”.

Non è che diventerete la lista che accoglierà i deputati che puntano al terzo mandato?

“Non è un nostro obiettivo diventare una lista elettorale. Siamo un’associazione, le ripeto, con degli obiettivi e un manifesto. Con esigenze da soddisfare soprattutto al Sud che tanti consensi ha portato al Movimento. E le escluso che saremo il contenitore per chi non potrà più ricandidarsi sotto il simbolo dei 5Stelle”

Avanti in alleanza con il Pd?

“Credo che l’intesa coi dem abbia dato risposte importanti al Paese. Presto ci saranno importanti appuntamenti elettorali, fra cui le Regionali nella mia Calabria: c’è un tavolo comune fra M5S e centrosinistra, speriamo il dialogo riprenda con le nuove leadership”.

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Rousseau è il passato?

“Quell’associazione è diventata ingombrante dentro il movimento. Vediamo di chiudere amichevolmente questo legame. Secondo me non ci sono più i termini per proseguire il rapporto con Rousseau, ma anche in questo caso mi affido alle mani di Grillo e di Conte”.

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