M5S, Renzi all’attacco: “Il Movimento è finito e Conte non lo salverà”

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Non ci gira intorno, Matteo Renzi: “I Cinque stelle sono imbarazzanti, hanno cambiato posizione su Olimpiadi, Tap… Ora di Maio ha chiesto scusa sulla giustizia. Visti i tempi, fra 5 anni ci chiederanno scusa sul passaggio Conte-Draghi”. All’indomani della rottura ufficiale tra il M5S e Davide Casaleggio e dell’impegno del nuovo capo politico in pectore, l’ex premier Giuseppe Conte, a far ripartire il Movimento, torna alla carica il leader di Italia viva schierato contro i 5S. “Capire se Conte ha un futuro politico o no, se lo voteranno, è uno dei temi che mi interessa meno in assoluto”. Poi ha aggiunto: “Conte ha fatto un’operazione sulla sua persona, ha una base forte di like. Io penso che M5S sia finito e che Conte non lo salverà”.

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Tra Renzi e l’ex premier il rapporto si è del tutto spezzato da mesi, da quando il leader di Italia viva ha iniziato a mettere in discussione il governo guidato da Conte fino a farlo cadere dando così vita all’esecutivo guidato da Mario Draghi. E ora, intervenendo a ‘L’aria che tira’ su La 7, ribadisce ancora: “Al governo Draghi la spina non la stacca nessuno. Alle elezioni si va nel 2023. La gioia è vedere che quelli che erano partiti per buttare giù l’Europa ora sono dentro il governo di Draghi già presidente della Bce. Sono nati populisti e ora sono europeisti”.

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Dalle questioni interne che hanno portato al divorzio tra grillini e Casaleggio alle questioni attuali, come le elezioni del prossimo presidente della Repubblica e le amministrative. Renzi sulla scelta per il Colle ritiene che sia “troppo presto, mancano 7 mesi. Mattarella ha il diritto di essere considerato nella pienezza dei suoi poteri fino alla fine. L’ultima cosa da fare è il totonomi. Io vorrei un presidente della Repubblica europeista, quello che so è che il prossimo capo dello Stato sarà in linea con l’atlantismo”. Per le prossime elezioni Comunali ha già le idee chiare: “Se io fossi romano voterei Calenda e a Milano Sala”, mentre sulle ambizioni di Giorgia Meloni che mira a guidare il Paese da premier, Renzi aggiunge: “Meloni ora è più amichevole con Draghi, ma a Palazzo Chigi non ce la vedo, sta in politica da quindici anni. I sondaggi vanno e vengono”. Per veder come andranno gli equilibri politici “ci sono due anni, è tutto da vedere, penso che la ministra Carfagna possa fare un buon lavoro da ministro. Faccio il tifo per lei. Idem Mariastella Gelmini. Queste persone sanno bene che se il governo va bene è un film, se non va bene è un altro film. Penso che con Draghi all’improvviso è stato inserito una sorta di ‘metti in pausa’. Draghi è la ‘safety car. Da qui al 2023 cambierà tutto, nel M5S e nel centrodestra”.

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Dal centrodestra al centrosinistra. Il leader di Iv parla anche di Enrico Letta: “Sono molto contento del dibattito sui giovani, ma non mi non ha convinto quando ha chiesto di aumentare le tasse. In Italia la tassazione è al 44%, in America al 26%. C’è una sinistra che pensa si possano aumentare le tasse, da noi invece sono troppo alte”. E ricorda: “Lo scontro tra me e Letta è precedente allo ‘stai sereno’. Nell’ottobre del 2013 ha aumentato l’Iva, che passò dal 21 al 22 per cento, e io ero contrario: è una discussione sulle tasse che ci portò alla divisione”.

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Un riferimento anche al suo incontro con lo 007 Marco Mancini in un autogrill i giorni prima di Natale: “Quel signore è un dirigente dello Stato che incontra nello stesso periodo anche Di Maio, Salvini, Conte. Il mio incontro non è ‘aumma aumma’. Stavo tornando a casa di corsa e gli ho chiesto di incontrarci all’autogrill. Io non ho nulla da nascondere. Un complotto per mandar via Conte? Maddechè: ero andato in tv a dire di voler mandar via Conte se non cambiava”.

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