“Condivido con voi la lettera di Frei Betto, teologo della Liberazione, scrittore e politico brasiliano, su Cuba e gli avvenimenti di questi giorni”. Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento cinque stelle, pubblica sul suo blog, sotto il titolo “Cuba resiste” un lungo testo scritto nel quale l’intellettuale sudamericano commenta i disordini di questi giorni e difende il governo dell’Avana. Betto, che è “consulente del governo cubano per l’esecuzione del Piano per la sovranità alimentare e l’educazione alimentare” dice di conoscere “nei dettagli il quotidiano cubano”, e fornisce il suo punto di vista sulla realtà sociale, politica ed economica dell’Isola.
“La Rivoluzione vi assicurerà tre diritti umani fondamentali – scrive Betto – cibo, salute e istruzione, oltre a casa e lavoro”. “Potreste avere un grande appetito perché non mangiate ciò che più vi piace, ma non avrete mai fame. La vostra famiglia avrà istruzione e assistenza sanitaria, compresi gli interventi chirurgici complessi, totalmente gratuiti, come dovere dello Stato e diritto di ogni cittadino”, scrive Betto.
“Gli Stati Uniti non si sono mai rassegnati alla perdita di Cuba – continua Betto – soggetta alle loro ambizioni. Per questo, subito dopo la vittoria dei guerriglieri della Sierra Maestra, hanno cercato di invadere l’isola con truppe mercenarie. Sono stati sconfitti nell’aprile 1961. L’anno dopo, il presidente Kennedy decretava il blocco di Cuba, in vigore a tutt’oggi. Cuba è un’isola con poche risorse. E’ costretta a importare oltre il 60% dei prodotti essenziali al paese”.
Secondo Betto, “con l’inasprimento del blocco voluto da Donald Trump (243 nuovi provvedimenti ancora non rimossi), e la pandemia, che ha azzerato una delle principali fonti di reddito del paese, il turismo, la situazione interna si è aggravata. I cubani hanno dovuto tirare la cinghia. Gli insoddisfatti della Rivoluzione, che gravitano nell’orbita del ‘sogno americano’, sono stati quindi i promotori delle proteste di domenica 11 luglio – con l’aiuto “solidale” della Cia, il cui capo ha di recente fatto un giro nel Continente, preoccupato alla luce dei risultati elettorali in Perù e Cile”, aggiunge. Frei Betto cita poi un lungo passaggio di un intervento del presidente cubano Diaz Canel e conclude: “La resilienza del popolo cubano, alimentata da esempi come Martì, Che Guevara e Fidel, si è dimostrata invincibile. E’ a lei che noi tutti, che lottiamo per un mondo più giusto, dobbiamo solidarietà”.
Arrivano subito le prime reazioni negative alla scelta di Grillo di pubblicare il testo di Betto. “Benissimo. Grillo oltre che amico dei cinesi lo è anche del governo cubano che sta massacrando i dimostranti. Non è chiaro qual è la posizione su Maduro. Nel passato tutto il M5s era per Maduro. Quindi abbiamo un movimento del tutto affidabile sulla politica estera. E adesso vogliono anche dare lezioni sulla giustizia. Certamente ispirati dai testi cubani e cinesi.” , commenta Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e libertà.
“Gravissimo! Beppe Grillo sul suo blog difende il regime comunista cubano e inneggia alla rivoluzione castrista. La forza politica di cui Grillo è ancora il garante esprime il ministro degli Esteri. Cosa ne pensa Luigi Di Maio? È questa la posizione sua e del governo italiano sulla gravissima repressione in corso a Cuba? Di Maio prenda le distanze da Grillo o, per coerenza, si dimetta!”, incalza Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento europeo di Fratelli d’Italia- Ecr e responsabile Esteri del partito di Giorgia Meloni.
Go to Source