Totò Cuffaro ha appena perso la possibilità di utilizzare il simbolo dello scudo crociato ma pare che non riesca a resistere alla nostalgia canaglia della prima repubblica e così ci prova con “la falce e il martello”. Almeno a giudicare dal video postato su Instagram. La performance del “compagno” Cuffaro che intona “Bella ciao”, canzone simbolo della Resistenza partigiana, è andata in scena durante la festa in piscina in un locale dell’Addaura, a Palermo. Pugno chiuso e maglietta rossa dell’Urss (Cccp sono le iniziali in cirillico dell’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche), l’ex governatore condannato per favoreggiamento a Cosa nostra ha preso il microfono e ha allietato dirigenti e simpatizzanti della nuova Dc senza scudo crociato. Il video è finito sui social scatenando le reazioni più disparate: dagli indignati ai divertiti. “Con questo gesto – spiegano dallo staff – ha voluto rimarcare il suo ‘no’ alla guerra in Ucraina”. Con Cuffaro a intonare “Bella ciao” c’era anche la vice presidente del partito Francesca Donato, eurodeputata ex leghista.
di Francesco Patanè
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