Maltempo: tromba d’aria a Cremona. Un morto nel Piacentino. Ritardi sulla linea alta velocità per Bologna

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Una tromba d’aria si è abbattuta su Cremona provocando danni in diverse parti della città. Le prime richieste di intervento ai vigili del fuoco sono iniziate intorno alle 18.30. La tempesta di vento e pioggia si è abbattuta, sradicando in molti casi alberi e tetti. In alcune zone della città gli alberi sono caduti sulle vetture, danneggiandole. Diverse le strade bloccate, con il traffico che è andato in tilt. Non sono, tuttavia, segnalati danni alle persone. Nel giorno in cui il maltempo si abbatte sulla Lombardia, il governo proclama lo stato di emergenza per la siccità e stanzia a favore della Regione 9 milioni.

Piacentino, crolla il muro di una stalla, un morto. Rallentamento treni alta velocità

Alberi caduti sulla ferrovia e apparati tecnici danneggiati dalle scariche elettriche per via del violento nubifragio che si è abbattuto nel tardo pomeriggio nel Piacentino. Il bilancio, comunica Ferrovie dello Stato, è che la circolazione ferroviaria sta subendo rallentamenti sulla linea convenzionale Bologna-Piacenza tra Piacenza e Fiorenzuola e nel bacino cremonese. I tecnici di Rfi sono al lavoro per ripristinare la piena funzionalità della linea. Il maltempo ha provocato alcuni rallentamenti anche sulla linea alta velocità Milano-Bologna. Un uomo è morto sotto il muro di una stalla crollato per la violenta tromba d’aria che si è abbattuta nel Piacentino circa un’ora fa. È accaduto in un’azienda agricola di Besenzone, nella Bassa tra Parma e Piacenza. Sul posto stanno operando vigili del fuoco ed è intervenuto il 118.

A Piacenza la bomba d’acqua ha investito la fiera patronale di Sant’Antonino travolgendo le circa 300 bancarelle presenti sul passeggio pubblico. Le raffiche di vento tra gli 80 e i 90 chilometri orari hanno rovesciato le tende dei banchi costringendo i passanti a mettersi al riparo. Una persona è rimasta ferita nel crollo del dehor di un bar. A Fiorenzuola il sottotetto dell’atrio dell’ospedale è stato colpito da raffiche di vento e pioggia: diversi pezzi sono finiti in strada. Non risultano feriti.

In Lombardia allerta meteo gialla

In Lombardia il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione ha diramato in serata un’allerta meteo gialla (per rischio ordinario) su gran parte della regione (compreso il nodo idraulico di Milano) in previsione di temporali anche nella giornata di domani.

Il Centro operativo comunale di Milano (Coc) della Protezione civile sarà attivo per monitorare e coordinare gli eventuali interventi. Il bollettino meteorologico dell’Arpa regionale parla di infiltrazioni di aria più fresca da Oltralpe che determinano condizioni di diffusa instabilità, causate dalla discesa di latitudine di una perturbazione proveniente dall’Europa del Nord. Rovesci e temporali sono attesi nelle ore serali anche in pianura, oltre che su Alpi e Prealpi.

Anche domani, martedì 5 luglio, sarà “una giornata debolmente instabile, con precipitazioni ad interessare prevalentemente i settori orientali della regione – proseguono da Arpa Lombardia – Da metà settimana le correnti in quota tenderanno poi a disporsi più marcatamente dai quadranti settentrionali, apportando una massa d’aria più fresca e stabile, con associato bel tempo e un calo delle temperature massime”.

Le ultime piogge non hanno infatti risolto la crisi idrica

Si spera che le precipitazioni in arrivo allevino almeno parzialmente la condizione di grave crisi idrica con cui la nostra regione sta convivendo: le ultime piogge non hanno infatti risolto la situazione di emergenza, di cui è simbolo lo stato del più grande fiume italiano. “Con i livelli ai minimi da settant’anni, il Po è praticamente irriconoscibile, mentre i grandi laghi del nord che servono come riserve di acqua per le popolazioni e l’agricoltura sono ancora ai minimi – è l’allarme di Coldiretti Lombardia – Il lago Maggiore è pieno solo al 34% e quello di Como è sceso a poco più del 7%, con una tendenza al calo dei livelli che riguarda anche il Garda, che resiste a poco più del 50% di riempimento”.

I danni della siccità sulle produzioni agricole

La mancanza di pioggia nel 2022 sta avendo un impatto negativo importante sulle produzioni agricole lombarde: sempre secondo la Coldiretti regionale, si stimano già cali nelle rese del 30% su frumento e orzo, mentre arrivano già fino a – 40% sui foraggi che servono all’alimentazione degli animali. Si temono inoltre produzioni quasi dimezzate per il mais e la perdita di un terzo del riso. Nelle stalle, poi, le mucche stressate dal caldo afoso stanno producendo fino al 20% in meno di latte.

Ma siccità e caldo minacciano anche le mandrie che risalgono verso i pascoli di montagna in cerca di erba e temperature più fresche, con la mancanza di piogge che rischia di seccare i prati e abbassare le falde. Uno scenario indubbiamente allarmante, specie se si considera che in Lombardia viene prodotto oltre il 40% del riso made in Italy, il 45% del latte e il 34% di tutto il mais nazionale, ma viene anche allevata la metà dei maiali italiani.

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