Maltrattamenti e violenze sui bambini all’asilo nido di Vanzago indagate la direttrice e cinque maestre

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Urla e parolacce. Bambini sbattuti per terra per costringerli a stare seduti. Svegliati bruscamente dal sonnellino, presi per i fianchi e messi in piedi senza tanti complimenti. O lasciati a dormire nei bagni, su materassi in un salone, in qualche caso pericolosamente avvolti dalle coperte fin sopra la testa. Sono i comportamenti riscontrati dai carabinieri della compagnia di Legnano, che hanno eseguito sabato mattina un’ordinanza cautelare nei confronti della titolare di un asilo nido dell’hinterland milanese e di cinque sue collaboratrici, tutte italiane.

Per le sei, di età compresa tra i 26 ed i 43 anni, la misura disposta dal gip è quella dell’obbligo quotidiano di presentazione in caserma e l’interdittiva del divieto di esercizio della professione. Sono tutte ritenute responsabili, nella loro qualità di educatrici, di reiterati maltrattamenti nei confronti di 17 bambini, da uno a cinque anni, ospiti della struttura. Tra i diversi episodi contestati e riscontrati dalle indagini, c’è il lancio di alcune palline e altri oggetti da parte delle maestre, nei confronti di alcuni bambini che avevano appena imparato a camminare, facendoli cadere per scherno. Altri piccoli in preda al pianto venivano ignorati anche per mezz’ora o chiusi nella stanza della nanna fino a quando non smettevano.

L’indagine è nata dalle segnalazioni di alcune studentesse di un istituto superiore di Rho che avevano svolto uno stage nel nido di Vanzago tra marzo e maggio 2022. Le ragazze avevano riferito alle proprie docenti gli episodi cui avevano assistito, fatti di violenza fisica e verbale ai danni dei bambini che poi il dirigente scolastico ha riferito ai carabinieri. Episodi poi riscontrati attraverso ulteriori testimonianze, anche dei genitori dei piccoli, e soprattutto attraverso l’installazione di telecamere nascoste che hanno documentato ulteriori abusi.

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