Mancini, addio alla Nazionale. Sacchi: “Una sorpresa”. Abodi: “Dispiaciuto e perplesso”

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Le dimissioni di Roberto Mancini dalla guida della Nazionale hanno colto di sorpresa il mondo del calcio. “Quando l’ho saputo non credevo fosse vero, sono dispiaciuto. E’ l’unica cosa che posso dire” le parole di Arrigo Sacchi, guida dell’Italia dal 1991 al 1996.  

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Abodi: “Dispiaciuto e perplesso”

Si dice “dispiaciuto e perplesso” il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi. “É una decisione che arriva a sorpresa a Ferragosto: tutto molto strano” il suo pensiero dettato all’ansa. “Tra l’altro mi viene da pensare: le nomine dello staff tecnico azzurro annunciate recentemente erano state concordate con lui o no?”. Dino Zoff, ct dell’Italia dal 1998 al 2000, aspetta da Mancini o dalla federazione “i motivi di questa decisione. Le dimissioni mi stupiscono visto che una settimana fa era stato nominato coordinatore di tutte le nazionali. Di sicuro Mancini ha fatto un buon lavoro, il titolo europeo conquistato dopo oltre 50 anni è stato un grande colpo, certo la mancata qualificazione al mondiale in un bilancio non può non pesare e tanto. Non voglio sbilanciarmi su un suo possibile sostituto, leggo che già si fanno in nomi di Conte e Spalletti, ottimi allenatori di sicuro. Sono fiducioso che la Federazione saprà trovare un tecnico all’altezza come merita la storia della nostra nazionale”.

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Ulivieri: “Sorpreso da modi e tempistiche”

La scelta di Mancini ha sorpreso anche Renzo Ulivieri, presidente dell’assoallenatori: “Non voglio dare un giudizio sulle dimissioni del ct perché non conosco i motivi che lo hanno spinto a lasciare la panchina azzurra. Di certo mi hanno sorpreso i modi e le tempistiche. Il suo bilancio? Una prima parte positivissima con il titolo europeo vinto con tantissimi meriti e una seconda parte di certo non positiva con la mancata qualificazione al mondiale, nella quale si è pagato anche l’euforia per il trionfo continentale”.

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