Mancini: “Vialli mi nascose la malattia per non farmi soffrire. Voleva vincere i Mondiali del 2026”

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“Lui non mi ha parlato della sua malattia all’inizio. Me l’ha rivelata nel 2019. Mi disse che aveva questo problema e che lo stava curando. Era molto positivo perché lui è sempre stato un combattente, ma quando mi parlò di questa malattia mi disse di non averlo fatto prima per non farmi soffrire. Da quel giorno sono cambiate tante cose, il tempo che passava e la speranza che lui ce la facesse. Fino all’ultimo abbiamo sperato in un miracolo”. Roberto Mancini, ct della Nazionale, ha parlato a ‘Porta a Porta’,  in onda su Rai 1, dell’amico di una vita e compagno di squadra ai tempi della Sampdoria Gianluca Vialli.

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Mancini su Vialli: “L’abbraccio di Wembley ha racchiuso tutto”

Vialli che è stato poi capo delegazione dell’Italia campione d’Europa nel 2021. E Mancini è tornato a parlare proprio di quell’abbraccio tra i due a Wembley dopo la vittoria sull’Inghilterra: “È stato un abbraccio che ha racchiuso tutto a livello sportivo e non solo. Non stava già bene, ma spero quel momento lo abbia risollevato un po, per noi Luca è stato un personaggio fondamentale per le nostre vittorie. Quando parlava ai giocatori loro raccoglievano tutto”.

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