Manovra, bollinato il testo del governo Meloni: resta la soglia a 60 euro per i pagamenti via Pos

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Salgono a 174, dai 156 dell’ultima bozza, gli articoli del testo della prima Manovra targata Meloni. Ma sono poche le modifiche sostanziali. La versione definitiva è stata trasmessa alla Camera, dove inizierà l’iter parlamentare, con il bollino della Ragioneria generale dello Stato e la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il governo punta al via libera delle Camere entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, mentre nella maggioranza sale il pressing su Palazzo Chigi per la dote da spendere sotto forma di emendamenti. È un incontro tra la premier e i capigruppo di maggioranza a fissare in 400 milioni il tesoretto che sarà messo a disposizione dei gruppi parlamentari per le modifiche. 

Nella Manovra tra gli aspetti osservati con particolare attenzione, visto le polemiche delle ultime ore, si conferma che il governo fissa una soglia sotto la quale non c’è, per esercenti e professionisti, l’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat: 60 euro, come già previsto nella bozza di ieri. E proprio sul punto, la portavoce della Commissione Ue, Veerle Nuyts, all’Ansa ha osservato che “gli Stati membri dovrebbero attuare il loro Pnrr approvato dal Consiglio, secondo scadenze chiare”.

Nella legge di bilancio vengono cancellate due misure: un articolo relativo alle semplificazioni delle procedure di adozione dei fabbisogni standard ed un secondo relativo alla fondazione Enea Tech biomedical. Rappresenta invece una novità il capitolo sulla cybersecurity, così come l’intera sezione II relativa all’approvazione degli stati di previsione dei ministeri. Tra queste misure, un articolo dal titolo “disposizioni diverse” consente al ministero dell’Economia di riallocare i fondi fra i diversi programmi degli stati di previsione e al Ragioniere dello Stato di provvedere alla riassegnazione di fondi.

IL TESTO COMPLETO

Sicurezza sulla neve, 200 milioni agli impianti di risalita

Nel testo bollinato della manovra ci sono anche 200 milioni di euro destinati alla ristrutturazione l’ammodernamento e la manutenzione degli impianti di risalita con l’obiettivo di promuovere il turismo ed incentivare i flussi nei luoghi montani e nei centri sciistici, garantendo la sicurezza degli impianti. Il testo prevede l’istituzione di in fondo nello stato di previsione del ministero del Turismo con una dotazione di 30 milioni di euro per il 2023, 50 milioni per il 2024, 70 mln per il 2025 e 50 per il 2026 da destinare appunto alle “imprese esercenti attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale”. Questi fondi, si precisa, possono essere destinati anche alla dismissione  degli impianti di risalita non più funzionanti o obsoleti. Un milione l’anno può essere utilizzato per progetti di snow farming. Alla ripartizione del fondo si provvede con un decreto del ministro del turismo, di concerto con il ministro delle finanze e di quello delle infrastrutture, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.

Metro Roma, arrivano 2,2 miliardi

Arriva uno stanziamento che totalizza 2,2 miliardi di euro nel testo bollinato della manovra economica per il completamento della Metro C di Roma. La linea, entrata in funzione a tappe a partire dal 2014, composta da 22 fermate più 2 in costruzione, attendeva i fondi per il completamento della tratta T2 fino a piazza Venezia e la realizzazione della T1, che il Campidoglio vorrebbe portare fino alla Farnesina. Il testo stanzia 50 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2023 al 2025, poi il fondo prevede 100 milioni l’anno per il 2026 e il 2027 e 200 per ciascuno degli esercizi 2028 e 2029. Il grosso del finanziamento è previsto per il 2030 e il 2031, con 500 milioni l’anno, e per il 2032, con 450 milioni. Gli importi previsti, specifica il testo, costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato per la tratta, ad eventuali maggiori costi provvederanno il Campidoglio e la Regione Lazio.

Tornano i voucher, più flessibili e con tetto alzato a 10mila euro

Nel testo bollinato della Manovra si conferma la reintroduzione dei voucher per le prestazioni occasionali, con tetto che viene raddoppiato dai 5mila euro della legge Fornero a 10mila euro. “Introduciamo i buoni lavoro per agricoltura e cura alla persona e per i lavori domestici fino a 10 mila euro“, ha detto la premier Meloni in conferenza stampa dopo l’approvazione della Manovra in Cdm. “Una misura utile a regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale. Naturalmente con controlli rigidi per evitare storture”, ha aggiunto in quell’occasione. Nella relazione illustrativa delle precedenti bozze si spiegava che si amplia “la possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale consentendolo ad utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato”. Poi si “assicura un impiego maggiormente flessibile rispetto alle esigenze organizzative delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive operanti nel settore turistico, consentendo l’utilizzo del citato contratto alle predette aziende che occupino fino a 10 lavoratori, eliminando il limite delle categorie dei prestatori utilizzabili. Analoga flessibilità è introdotta per le aziende del settore agricolo che potranno utilizzare – per un periodo non superiore a 45 giorni nel corso dell’anno solare – prestazioni di lavoro occasionale, qualora abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato”.

Spending review confermata: 140 milioni, la prima a contribuire è l’Agenzia delle Entrate

Si conferma anche la parte che riguarda la spending review: l’Agenzia delle Entrate partecipa con i tagli maggiori, per 25 milioni, ma confermando l’impostazione della ultima bozza della legge di bilancio, la sforbiciata interesserà anche i ministeri, con materie delicate come le carceri e le intercettazioni. In tutto i tagli per il prossimo anno ammonteranno a oltre 140 milioni. Riguarderanno anche Palazzo Chigi, dove non esisterà più InvestItalia, la struttura per gli investimenti nata con la manovra 2018 del governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte. Tagli per 80 milioni anche alla spesa per riconoscere l’anticipo pensionistico ai lavoratori precoci.

Confermato il pacchetto energia con i crediti d’imposta che salgono

Nei primi undici articoli della Manovra si conferma l’intervento per quanto riguarda il caro-bollette. E dunque c’è il credito d’imposta per l’acquisto di elettricità e gas da parte delle imprese e dei piccoli esercizi, con la salita dal 30 al 35% in quest’ultimo caso e dal 40 al 45% per le grandi aziende.

Arrivano due fondi per la cybersicurezza

Per la strategia nazionale di cybersicurezza e il suo piano di implementazione, in manovra vengono istituiti nello stato di previsione del Mef due nuovi fondi. Per gli investimenti volti all’autonomia tecnologica e all’innalzamento dei livelli di cybersicurezza dei sistemi informativi, ci sono 70 milioni per il 2023, 90 per il 2024, 110 per il 2025 e 150 dal 2025 al 2037. Per la gestione della cybersecurity sono in campo 10 milioni per il 2023, 50 per il 2024 e 70 a decorrere dal 2025. E’ l’agenzia per la cybersicurezza – riporta il testo bollinato – che rileva i fabbisogni delle amministrazioni coinvolte.

Extraprofitti, confermato il prelievo straordinario al 50% dell’utile in eccesso

L’articolo 28 della Manovra bollinata conferma le modifiche per il contributo di solidarietà straordinario chiesto alle aziende che “producono, importano o vendono energia elettrica, gas naturale, producono, importano, distribuiscono o vendono prodotti petroliferi”. Sarà valido solo per l’anno 2023: il contributo – dettaglia la relazione illustrativa – si fissa applicando un’aliquota pari al 50 per cento sulla quota del reddito complessivo conseguito nel periodo d’imposta antecedente al 1° gennaio 2023, determinato ai fini Ires che eccede di almeno il 10 per cento la media dei redditi complessivi dei quattro anni precedenti. In ogni caso, è dovuto fino a concorrenza di una quota pari al 25 per cento del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. La relazione tecnica stima un contributo di circa 2.565 milioni di euro con effetto di cassa interamente nel 2023. Il numero complessivo dei soggetti passivi del contributo è stimato in circa 7.000 unità.

Pagamenti, il tetto al contante sale a 5mila euro. Obbligo di Pos solo sotto i 60 euro

La Ragioneria di Stato ha bollinato il testo della manovra economica. Nella versione bollinata del documento in circolazione è composta da 174 articoli. Nel documento restano immutati l’innalzamento a 5.000 euro del tetto al contante e la soglia di 60 euro sotto alla quale gli esercenti non sono passibili di multa se non consentono di far utilizzare il Pos per i pagmamenti.

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