Manovra, ok dal Senato: fiducia con 215 voti. Renzi polemico

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Ok del Senato alla Manovra: 215 sì, 16 no e zero astenuti. Il Consiglio dei ministri ha approvato la nota di variazione al bilancio, recependo le modifiche approvate dal Senato durante l’esame della manovra. L’Aula tornerà a riunirsi il prossimo 11 gennaio. Ma non sono mancate le polemiche ed è durissimo Matteo Renzi sulla linea scelta dal governo per portare a termine la legge.

Dall’Irpef all’Iva: così la manovra taglia le tasse

Renzi: Questa legge di bilancio, come metodo, è una delle peggiori nel corso della storia repubblicana”

“Bisogna superare il bicameralismo, io ho perso il mio incarico perché volevo questo, ma si supera con una riforma costituzionale non con uno strappo istituzionale e non si fanno così le leggi di Bilancio. Se non lo dicessi, non sarei serio con mia posizione del passato, del presente e del futuro. Non so se questo è il governo dei migliori, ma è uno dei governi migliori. Questa legge di bilancio, come metodo, è una delle peggiori nel corso della storia repubblicana”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, al Senato durante la discussione sul voto di fiducia sulla manovra.

LO SPECIALE SULLA MANOVRA

 

Renzi: “Presidente della Repubblica lo elegge il parlamento, non i sondaggi”

“Tra un mese il Parlamento in seduta comune eleggerà il presidente della Repubblica: lo elegge il Parlamento, non i sondaggi, le redazioni delle riviste internazionali o gli editorialisti. È l’atto supremo del Parlamento, perché elegge l’arbitro dei prossimi 7 anni, questo è il livello della dignità istituzionale e costituzionale del Parlamento. Ogni tentativo di far venire meno la centralità del Parlamento rispetto alla sua ambizione di grandezza e alle sue responsabilità, in qualche modo rende più debole il nostro sistema istituzionale”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, al Senato durante la discussione sul voto di fiducia sulla manovra.

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De Petris (Leu): “Parlamento marginalizzato”

“La marginalizzazione del Parlamento è una questione di grande rilevanza, come ha ricordato il senatore Renzi. Non possiamo trascurare questo elemento, però è una questione che viene da lontano: i decreti di urgenza e le fiducie sono diventati un elemento quasi di prassi, già nella scorsa legislatura”. Lo dice la presidente del gruppo Misto del Senato Loredana De Petris, di Leu, intervenendo in aula a Palazzo Madama nella discussione sul voto di fiducia alla manovra. “Non stiamo qui solo per schiacciare i bottoni”, rimarca De Petris.

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